«Si deve ridurre l'Irpef nella parte variabile». A dirlo a Messaggero Tv è il candidato sindaco di Roma Alfio Marchini che promette di impegnarsi per...
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MOBILITA'
Quale sarà il primo atto tangibile di Marchini per risolvere il problema della mobilità a Roma? «Abbiamo già fatto un programma di lavori - spiega il candidato - per mettere a posto le strade di Roma nei mesi estivi. Inoltre c'è un piano per una rete tramviaria che ha costi estremamente inferiori rispetto alla metro». E poi «faremo sicuramente un intervento sulle grandi arterie che arrivano a Roma, abbiamo sempre due corsie intasate e due libere, faremo come fanno in Brasile, chiuderemo una delle corsie libere nel senso di marcia opposto nelle ore di punta.
RIFIUTI
«Oggi il sistema dei rifiuti a Roma non funziona perché ne sosteniamo tutti i costi ma non godiamo dei benefici. La mia priorità è abbassare la pressione fiscale su questa città: si può e si deve fare partendo dai rifiuti. Una discarica? Si può fare anche fuori Roma. La priorità è fare in modo che le nostre strade siano più pulite».
LE FINANZE DEL CAMPIDOGLIO
Quanto alle finanze disastrate del Campidoglio Marchini attacca: «Non bisogna dare il voto a chi ha ridotto la città in questo stato drammatico». Il candidato annuncia una dura lotta all'evasione sui mezzi pubblici per recuperare risorse. «Quella della mancanza di soldi è una scusa, evidentemente c'è qualcunio che ha benefici dal fatto che nulla cambi altrimenti non si spiegherebbe come a governare questa città siano sempre gli stessi partiti, uno di sinistra e uno di destra».
LA GIUNTA
Quanto alla giunta, su cui per adesso non si espone anticipando nomi, Marchini dice: «Voglio un assessorato per il Turismo, uno per il Cinema... Roma è troppo grande per rimaneere legati alle vecchie categorie. Darò a ognuno la possibilità di occuparsi di un'eccellenza. Non credo ai tuttologi».
UNIONI CIVILI
Marchini torna anche sul tema unioni civili: «Ho l'abitudine di dire ciò che penso e non quello che è utile, sono il meno bigotto del mondo e dico 'ama e fa ciò che vuoì'. Diverso è se mi chiede giudizio politico sulla legge, fermo restando che diritti devono essere garantiti. È fuori da ogni discussione che l'omofobia è qualcosa di insopportabile ma credo che un figlio debba avere un padre ed una madre».
L'ATTACCO AGLI AVVERSARI
Il candidato attacca il leader leghista Matteo Salvini che ieri è andato in un campo rom di Roma con la candidata sindaco Giorgia Meloni: «Io preferisco andare nei campi rom di notte stando al fianco delle forze dell'ordine piuttosto che fare le pagliacciate di Salvini che va di giorno, oltretutto protetto dai poliziotti. E Meloni che si è appiattita su Salvini non mi sta bene. Salvini piuttosto pensasse al federalismo municipale, ha tradito le sue promesse. A Roma si pagano le tasse e le decisioni le deve prendere Roma, basta con questo centralismo».
«Questa signora Raggi la definisco una brava presentatrice, va in tv e recita una parte che qualcuno le dà ma i romani non vogliono la portavoce di un movimento. A Roma non serve un dipendente di un movimento, serve un innamorato. La Meloni la usa per contarsi con Berlusconi, Salvini per fare pagliacciate, Giachetti rimane attaccato alla sua poltrona e se dovesse perdere fa ciao ai romani. La gente sa benissimo che noi rimaniamo qua», aggiunge. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero