Maratona di Boston, città blindata: un anno fa l'attentato in cui morirono 3 persone

Maratona di Boston, città blindata: un anno fa l'attentato in cui morirono 3 persone
Eccezionali misure di sicurezza sono previste oggi a Boston in occasione della 118esima maratona cittadina. Il ricordo della...

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Eccezionali misure di sicurezza sono previste oggi a Boston in occasione della 118esima maratona cittadina.


Il ricordo della strage di un anno fa, nella quale morirono tre persone e oltre 260 rimasero ferite, non ha scoraggiato gli atleti, nè il pubblico. Oltre 36mila corridori si sono presentate oggi alla partenza della gara (circa 9mila in più delle normali edizioni), mentre in città sono attesi 500mila spettatori, che dovranno sottoporsi a rigidi controlli e perquisizioni.





A quanti vogliono assistere da vicino alla gara non è consentito portare con sè sacche e zainetti, per scongiurare nuovi attentati, come quello compiuto dai due fratelli Tsarnaev, Tamerlan (ucciso in uno scontro con la polizia) e Dzhokhar (il cui processo prenderà il via a novembre). Come riportano i media locali, per proteggere i 42,2 chilometri del percorso è stata necessaria una mobilitazione di tutte le forze di polizia e di sicurezza della città, alle quali si sono aggiunti agenti provenienti da altri stati.







Il dipartimento di polizia di Boston ha dislocato lungo il tracciato oltre 8mila transenne, 1.200 in più rispetto allo scorso anno, 40 check point, 3500 agenti e 100 telecamere.



La corsa podistica più antica al mondo, giunta a quest'anno "blindata" più che mai, assume il valore simbolico di rinascita di una città che, come ha detto Obama «con la sua forza e il suo coraggio s'è rimessa a correre». Alla linea di partenza, nella cittadina di Hopkinton, alla periferia di Boston, sono partiti gli atleti diversamente abili, dopo aver osservato un minuto di silenzio per le vittime dell'attentato dell'anno scorso. Alle 9,17, ora locale, è toccato ai podisti in sedia a rotelle, quindi agli atleti professionisti, prima le donne, poi gli uomini. E dalle 10,25 alle 11,25, divisi su tre scaglioni, il grande popolo degli amanti della Maratona. E se l'anno scorso, subito dopo le bombe, lo slogan fu "Boston Strong", quest'anno è diventato "Boston stronger". Da forte a più forte.




I vincitori A tagliare per primo il traguardo è stato il californiano Meb Keflezighi, che ha così sconfitto i favoriti, fra cui l'etiope Lelisa Desisa (vincitore dell'edizione dello scorso anno e che dopo la tragedia ha voluto incontrare molte delle vittime e i loro famigliari, divenendo un beniamino dei bostoniani) e i keniani Dennis Kimetto e Geoffrey Mutai. Keflezighi è il primo americano a vincere la maratona da 31 anni.



La prova femminile della maratona di Boston è stata invece vinta dalla keniana Rita Jeptoo, che ha corso in 2h18'57". Al secondo posto l'etiope Buzunesh Deba, terza l'altra etiope Mare Dibaba.
La Jeptoo aveva vinto anche l'edizione dello scorso anno.
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Il Messaggero