Manovra, Salvini: «Se la Ue boccia la manovra noi andiamo avanti

La nota di aggiornamento al Def è «un passo verso la civiltà» secondo il vicepremier Matteo Salvini secondo il quale «i mercati se ne faranno una...

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La nota di aggiornamento al Def è «un passo verso la civiltà» secondo il vicepremier Matteo Salvini secondo il quale «i mercati se ne faranno una ragione». «Noi tiriamo avanti», ha aggiunto. Ma il ministro delle Sviluppo economico Luigi Di Maio frena: «Ora parte l'interlocuzione con l'Ue e con i grandi investitori privati e non abbiamo intenzione di andare allo scontro».






«Questa manovra, intervenendo sulla legge Fornero, riducendo le tasse, aumentando le pensioni di invalidità, è un passo in avanti verso la civiltà. E io sono convinto che gli analisti, i mercati, gli spreaddisti, i commissari, capiranno che stiamo lavorando per il bene del Paese», ha aggiunto. E se da Bruxelles arriverà una bocciatura della legge di bilancio «noi tiriamo avanti. Pensiamo di lavorare bene per la crescita del Paese e ridare fiducia, speranza, energia e lavoro. E quindi sono felice di quello che abbiamo fatto in questi quattro mesi e di quello che faremo nei prossimi quattro anni. Lo spiegheremo anche ai commissari».

Il «diritto al lavoro, alla vita, alla salute degli italiani vengono prima delle minacce europee», ha poi insistito il ministro degli Interni, ribadendo la sua linea sulla manovra. «Tiriamo dritto», ha ribadito. 


Di Maio. «Non sono preoccupato perché nei prossimi giorni vogliamo incontrare tutti i soggetti pubblici e privati che rappresentano la realtà del mercato e ribadire che nel 2,4% ci sono anche 15 miliardi di euro di investimenti, è il più grande piano di investimenti mai fatto in Italia», ha sottolineato Di Maio.

«Considero l'intervento di Moscovici interlocutorio, le preoccupazioni sono legittime ma il governo si è impegnato a mantenere il deficit/pil al 2,4% e vogliamo ripagare il debito», ha proseguito Di Maio commentando le dichiarazioni del commissario Ue Pierre Moscovici e assicurando che «il debito scenderà».




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Il Messaggero