Da padre di famiglia con un pubblico impiego a killer spietato. L'uomo che ha assaltato il Resorts World di Manila giovedì sera, uccidendo 38 persone, è un...
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Secondo la polizia, la dipendenza di Carlos dal gioco andava avanti da anni e lo aveva portato a vendere beni della famiglia, tanto che questa aveva chiesto ai casinò della capitale filippina di vietargli l'ingresso lo scorso 3 aprile. Durante l'attacco, nonostante fosse armato con un fucile d'assalto M4 con 90 proiettili, Carlos ha sparato solo colpi in aria e contro macchine da gioco. Le fiamme da lui appiccate a diversi tavoli verdi hanno però sprigionato il fumo che ha causato il soffocamento delle 37 vittime nella calca. Carlos, dopo aver rubato fiches per un valore di due milioni di euro, si è poi dato fuoco in una stanza dell'hotel annesso. L'Isis aveva rivendicato l'attacco tramite la sua agenzia di stampa. La polizia, tuttavia, aveva sempre ribadito l'ipotesi della rapina da parte di un folle. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero