Mentre nel quartiere di Rusholme venerdì sera la polizia di Manchester arrestava la diciassettesima persona per la strage dei teenager del 22 maggio all'Arena, Ariana...
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L'EVENTO
Ariana aveva appena finito di esibirsi, quando Salman Abedi ha fatto esplodere la bomba che ha provocato la morte di 22 persone. E stasera tornerà sul palco, all'Old Trafford Cricket Ground, con una parata di big, per gridare e cantare One love Manchester a due settimane dalla tragedia. Una capienza di 45 mila persone, i biglietti andati esauriti in venti minuti a 40 sterline l'uno, il ricavato a favore delle famiglie delle vittime, l'ingresso gratuito per i fan che erano all'Arena (per il Guardian in 10mila avrebbero provato a fare i furbi, fingendosi al concerto del 22). E la forza di Ariana, che dopo aver pensato di cancellare il tour (mercoledì a Parigi, il 15 giugno a Roma, il 17 Torino) ha deciso di reagire all'orrore. Al suo fianco è annunciata la presenza di Justine Bibier, Katy Perry, Miley Cyrus, Coldplay e Take That. Idoli di quel popolo della musica che l'attentato rivendicato dall'Isis voleva colpire. Misure di sicurezza mai viste. «Ognuno sarà perquisito, zaini e borse compresi» avvisa Stuart Ellison, sovrintendente della Greater Manchester Police. Un anello d'acciaio difenderà il concerto, con centinaia di agenti in azione.
LE INDAGINI E IL MESSAGGIO
Sei delle 17 persone fermate dalla polizia sono state rilasciate, senza che venissero loro mosse accuse formali. Restano in custodia della polizia 11 uomini, tra i 18 e i 44 anni. Nei loro confronti si ipotizzano reati di terrorismo in relazione all'attentato del 22 maggio. Per la polizia uno «sviluppo significativo» nelle indagini, prima dell'ultimo arresto in ordine di tempo, è arrivato dall'individuazione di una Nissan Micra bianca, sempre venerdì, giorno in cui a Manchester è arrivato anche il principe William, per incontrare gli agenti. La polizia aveva evacuato l'area attorno al veicolo, forse utilizzato da Abedi e comunque nella zona dove l'attentatore era stato ripreso dalle telecamere mentre si spostava a piedi con una valigia blu, che la polizia cerca.
Selfie e abbracci. Jaden, Lily e le altre. Mamme e papà dei pazienti dell'ospedale pediatrico hanno postato sui social le foto delle figlie con la loro beniamina. E Ariana ha fatto altrettanto, in bianco e nero, mettendo un cuore a fianco ad una foto e un i love you su un'altra. «Non gli permetteremo di dividerci, non li lasceremo vincere - aveva scritto giorni fa -. La nostra risposta a questa violenza deve essere lo stare insieme, aiutarci, amarci ancora di più, cantare più forte di prima». Perché non lo show questa volta, ma la vita deve continuare.
A. C.
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Il Messaggero