Si è lanciato tra le sue zampe per giocarci insieme senza nemmeno immaginare quale sarebbe potuta essere la reazione dell'animale: un bimbo di tre anni è rimasto...
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Si è lanciato tra le sue zampe per giocarci insieme senza nemmeno immaginare quale sarebbe potuta essere la reazione dell'animale: un bimbo di tre anni è rimasto gravemente ferito al volto e alla testa da una tigre che si trovava fuori dalla sua gabbia al Montekristo Estate di Malta.
Secondo la ricostruzione di alcuni guardiani del parco, sabato pomeriggio la tigre era stata portata fuori dal suo recinto perché non stava bene ed era sotto la supervisione di due addetti alla sicurezza. Quando il bimbo, che era con alcuni parenti allo zoo, ha visto l'animale gli si è lanciato contro. La tigre lo ha prima colpito al volto e dopo lo ha steso a terra, avvolgendolo con le zampe. Il piccolo è rimasto gravemente ferito ed è stato portato d'urgenza in ospedale: secondo i medici che lo hanno in cura, ha subìto lacerazioni al volto e alla testa ed è stato in parte sfigurato, tanto da doversi sottoporre a una chirurgia plastica.
Intanto, i proprietari del Montekristo Estate hanno deciso di chiudere momentaneamente lo zoo. «A causa di circostanze impreviste, il management ha deciso di chiudere il parco degli animali con effetto immediato - ha detto il direttore Jean Paul Sammut - La tigre non ha attaccato, ma ha provato a giocare. Tuttavia saranno prese ulteriori precauzioni». Ma serrare i cancelli non basterà: dovranno spiegare agli investigatori perché la tigre si trovava fuori dalla sua gabbia durante l'orario d'apertura mettendo così a rischio i visitatori.
Come sottolinea il Times of Malta, non è la prima volta che lo zoo finisce nei guai: il Montekristo Estate è stato descritto dal Malta's Environment and Planning Agency (MEPA) come «l'area di sviluppo illegale più grande del Paese». Lo scorso aprile leoni, tigri e altri grandi felini del parco erano ancora tenuti in recinti di dimensioni inadeguate dopo due anni dal primo avvertimento scritto notificato ai proprietari: ma nonostante ciò non è stato ancora adottato alcun provvedimento.
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Il Messaggero