Attacco jihadista a un resort frequentato da turisti occidentali in Mali, alla periferia est della capitale Bamako. I terroristi hanno assaltato il 'Campement Kangabà...
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Fonti del governo - riportate da media africani - hanno confermato che si è trattato di un «attacco jihadista»: i terroristi al momento dell'assalto avrebbero gridato 'Allah u-Akbar'. Insieme alle forze speciali maliane sono intervenuti i militari francesi che fanno parte del dispiegamento anti-jihadista Barkhane. «Le forze di sicurezza sono sul posto, il resort Campement Kangaba è isolato e una operazione militare è in corso», aveva riferito poco dopo il portavoce del ministero della sicurezza Baba Cisse, citato dalla Bbc. Nel giorno del trionfo di Emmanuel Macron nel ballottaggio delle legislative francesi i terroristi hanno colpito di nuovo: fuori della Francia ma in una sua 'zona d'influenzà e in un luogo frequentato da occidentali. E anche se non c'è finora alcuna rivendicazione il messaggio suona come un ennesimo, sinistro avvertimento. Anche perché Macron aveva scelto proprio il Mali come destinazione del suo primo viaggio all'estero da presidente.
«La Francia continuerà ad essere impegnata al fianco dei Paesi africani nella guerra contro il terrorismo», aveva affermato il neo presidente visitando la base militare francese di Gao, nel nord del Paese. Non è la prima volta che alberghi e resort in Mali finiscono nel mirino dell'estremismo islamico. Nel marzo 2016 era stato assaltato l'hotel Nord-Sud nella capitale maliana che ospitava la missione dell'Unione europea di addestramento dell'esercito locale (EutmMali). Un attentatore era stato ucciso dalle forze di sicurezza ma non c'erano state altre vittime. Era andata peggio l'anno prima, il 20 novembre 2015, quando era stato attaccato l'Hotel Radisson Blu, uno dei più esclusivi di Bamako. Il bilancio era stato di 20 morti, oltre ai due terroristi.
A rivendicare l'attacco era stata Aqmi, al-Qaida nel Maghreb islamico, che aveva agito in coordinamento con il gruppo jihadista dell'algerino Mokhtar Belmokhtar, al-Morabitoune.
Il Messaggero