Corea del Nord, i fuggitivi raccontano i luoghi dei test nucleari: malformazioni e desertificazione

Corea del Nord, i fuggitivi raccontano i luoghi dei test nucleari: malformazioni e desertificazione
L'area in cui la Corea del Nord effettua i tanto temuti test nucleari sta diventanto un «deserto». L'80 per cento della vegetazione è scomparsa a causa...

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L'area in cui la Corea del Nord effettua i tanto temuti test nucleari sta diventanto un «deserto». L'80 per cento della vegetazione è scomparsa a causa delle radiazioni e, per lo stesso motivo, starebbero nascendo dei«bambini deformati». Come riportato da Fox News lo scorso lunedì 6 novembre, l'Associazione di ricercatori Vision, specializzata sul monitoraggio della situazione in Corea del Nord, ha intervistato 21 fuggitivi nordcoreani che hanno vissuto a Kilju, città vicina al luogo dei test nucleari, Punngye-ri. Nella zona sono stati condotti almeno sei test e, secondo il report dell'Associazione, a causa di questi molti i bambini sono nati con malformazioni. Inoltre i residenti temono la contaminazione da radiazioni a causa dell'alto tasso di mortalità registrata. 


«Ho sentito da un parente a Kilju che sono nati neonati deformati negli ospedali», oppure «Ho parlato al telefono con i membri della famiglia e mi hanno detto che tutti i pozzi sotterranei si sono asciugati» sono solo alcuni stralci delle interviste raccolte. Secondo le testimonianze, le autorità hanno lasciato i residenti ignari senza avvisarli in alcun modo prima delle detonazioni mentre, almeno durante i test del 2010, solo i soldati e le loro famiglie sono stati evacuati. «Personalmente ho visto cadaveri galleggiare lungo il fiume», ha detto uno degli esuli, aggiungendo che i residenti sono stati anche costretti a scavare delle «buche profonde per nascondere quelle prove». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero