Il presidente del Consiglio Matteo Renzi, ospite della trasmissione "Bersaglio Mobile", su La7, ha commentato duramente l'inchiesta che, come un terremoto, sta facendo tremare...
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«Sono sconvolto perchè vedere una persona seria come il procuratore di Roma parlare di mafia mi colpisce molto. Vale per tutti il principio di presunzione di innocenza e il governo ha scelto Cantone per l'anticorruzione. Certe vicende fanno rabbia, serve una riflessione profonda, certo l'epicentro è l'amministrazione di Alemanno ma alcuni nel Pd romano non possono tirare un sospiro di sollievo», ha detto Renzi, «Ho accolto proposta di Cosentino di un passo indietro e il commissariamento del Pd di Roma nella persona di Matteo Orfini».
Poi, rispondendo a Marco Travaglio, il premier ha affermato chiaramente: «Non le consento di mettere in mezzo Giuliano Poletti perchè ha partecipato a una cena. Poletti è totalmente fuori, è un galantuomo, ne ho apprezzato lo straordinario rigore morale il suo valore civile e politico».
Se Salvatore Buzzi era alla cena per la raccolta fondi per il Pd all'Eur? «Non ne ho la più pallida idea» ma «facciamo cene trasparenti». Se qualcuno tra i coinvolti nell'inchiesta Mafia Capitale c'era, «i nomi si vedono. I nomi sono pubblici e registrati». «Credo che il governo stia combattendo la corruzione come mai nessuno lo ha fatto», ha poi sottolineato Renzi. Quella di Cantone all'Anticorruzione «non è una figura simbolo ma non è l'unica». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero