Madre uccide il figlio a fucilate poi si suicida: marito colto da malore in caserma

Madre uccide il figlio a fucilate poi si suicida: marito colto da malore in caserma
Ha avuto un malore ed è stato necessario chiamare un medico per aiutarlo a contenere lo choc Lorenzo Lucaroni, il papà 39enne del piccolo Giosuè, il bimbo di...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Ha avuto un malore ed è stato necessario chiamare un medico per aiutarlo a contenere lo choc Lorenzo Lucaroni, il papà 39enne del piccolo Giosuè, il bimbo di sei anni ucciso ieri a Sambucheto (Macerata) con un colpo di fucile dalla madre Laura Paoletti, 32 anni, che ha poi rivolto l'arma contro di sè. Lucaroni, un geometra che in passato è stato anche consigliere comunale, è stato sentito a lungo dai carabinieri di Civitanova Marche, diretti dal capitano Enzo Marinelli, e ha appreso della morte della compagna e del figlioletto in caserma. L'uomo ha un alibi di ferro, e comunque fin dall'inizio non vi sono stati dubbi sull'ipotesi dell'omicidio-suicidio. Tutto è avvenuto nel primo pomeriggio di ieri in un appartamento al piano superiore di uno stabilimento nella zona industriale di Recanati, dove Laura era momentaneamente ospite del padre in attesa di ristrutturare una casa di campagna. La donna e Lucaroni avevano interrotto da qualche tempo la loro relazione e la gestione del bambino sembra fosse all'origine di una forte tensione tra i due. Proprio ieri Lucaroni avrebbe dovuto prendere Giosuè per trascorrere il sabato insieme, in base a una sentenza di qualche giorno fa che aveva stabilito i giorni di affido. L'appuntamento era alle 16. Ma poco dopo l'ora di pranzo Laura ha fatto fuoco: due colpi al figlio (trattandosi di un fucile automatico si presume che siano partiti in successione e che il secondo sia andato a vuoto) e uno contro di sè. Ora sono state disposte la prova dello Stub sulle mani della donna, e la rilevazione delle impronte sul fucile, per escludere qualsiasi altra ipotesi. Domani dovrebbe essere eseguita l'autopsia.
Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero