«Voglio andare in carcere, voglio andare a trovarlo e guardarlo negli occhi, perché quello che ho da dirgli glielo dirò direttamente». Lo afferma la...
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I familiari di Traini sono rimasti chiusi per tutto il giorno nella casa di via Brodolini, la stessa dove gli investigatori hanno trovato il Mein Kampf e altre pubblicazioni di estrema destra. Poi si sono allontanati per evitare l'assedio. Anche in contrada Valteia, alle porte di Macerata dove vive il padre Enzo e altri familiari, le porte sono rimaste sbarrate per quasi tutta la giornata. Qui Luca aveva vissuto fino a 2 anni fa, poi si era allontanato, era tornato dalla madre. «Quando viveva qui - dice una zia - era una normale, mai dato segni di squilibrio. Chissà cosa gli è successo nella testa, siamo tutti choccati». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero