Qualche elemento, nella convulsa trattativa sulle presidenze delle Camere, comincia ad emergere. Scontata, ma non per tutti, la necessitata compattezza del centrodestra....
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Il tentativo di spaccare il Pd non è riuscito ai grillini come quello di dividere il centrodestra. Parlare solo con Salvini non basta, ma sedersi al tavolo con il Cavaliere non è possibile per Di Maio.
I grillini sono ora ad un bivio: riaprire la trattativa con il Pd di Maurizio Martina o acconciarsi ad un’intesa con il centrodestra attraverso un meccanismo di voti incrociati e di assenze che permetterebbero a Paolo Romani di diventare presidente del Senato e a Riccardo Fraccaro quello della Camera.
Il rischio dei Cinquestelle è quello di essere tagliati fuori. L’eccessiva rigidità può fare brutti scherzi, ma stringere accordi più o meno potabili o sottobanco ha un prezzo per i teorici dello streaming. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero