«Domani mattina andrò in banca per farmi rilasciare tutta la documentazione che accerta che i bonifici fatti in questi anni non siano stati revocati». Questo il...
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Il plenipotenziario M5S Massimo Bugani da Bologna esprime tutta la rabbia di queste ore: «I nostri portavoce hanno tolto dai propri stipendi 23,2 milioni di euro per finanziare la piccola e media impresa. Vero, non sono 23,4 e cacceremo a calci chi ha fatto finta di versare e non ha versato. I partiti che non hanno mai restituito un euro a nessuno e sono pieni di condannati e impresentabili abbiano la decenza di tacere».
II primo a parlare dopo il servizio tv delle Iene è stato invece Stefano Buffagni, candidato M5S all'uninominale di Milano e consigliere lombardo uscente. Buffagni si dice schifato e invoca un repulisti: «Cacciamo i mercanti dal tempio», tuona su Facebook.
I parlamentari intanto vanno in banca a recuperare le prove dei loro bonifici come richiesto dai vertici. Lezzi ribatte nei commenti che nonostante lei abbia tutte le ricevute «caricate sul sito, le iene hanno scoperto che un paio di colleghi revocavano i bonifici entro le 24 ore e quindi intendo ottenere dalla banca l'elenco dei bonifici andati a buon fine».
Lo scandalo morale dei bonifici taroccati ad arte dai pentastellati si allarga a macchia d'olio. Dopo Andrea Cecconi e Carlo Martelli che pubblicavano le ricevute dei bonifici che poi prontamente annullavano, spuntano Maurizio Buccarella e Barbara Lezzi. I due senatori pentastellati sono gli altri due parlamentari uscenti a finire nel mirino delle Iene per il trucco dei bonifici falsificati. Nel servizio tv pubblicato sul sito della trasmissione l'inviato delle Iene chiede a Lezzi e Buccarella se siano in regola con i versamenti al fondo delle Pmi. Versamenti che sono un obbligo orgogliosamente autoimposto e cavallo di battaglia del Movimento.
La scena è questa: Filippo Roma delle Iene sale sul palco e chiede a Di Maio: «Di Maio vuole chiedere a Lezzi e Buccarella se sono in regola?». E Di Maio si gode, per così dire, la scoperta in diretta: «Vai, chiediglielo tu». Buccarella a domanda diretta non risponde e solo in un secondo momento dice di essere in regola.
E così il partito della rete corre in banca a prendere delle vecchie distinte di pagamento cartacee. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero