Migranti, nuove accuse dal M5S: «Europa è morta: ci ha lasciato solo l'euro»

La proposta di modificare Triton
Nuove accuse durissime da parte del M5S all'Europa sulla questione immigrazione con Luigi Di Maio che detta la linea delle priorità irrinunciabili: rivedere Dublino...

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Nuove accuse durissime da parte del M5S all'Europa sulla questione immigrazione con Luigi Di Maio che detta la linea delle priorità irrinunciabili: rivedere Dublino III, ridistribuendo i migranti per quote e sanzionando i psesi membri che si rifiutano; chiudere i porti italiani alle ONG che non esibiscono bilanci trasparenti con relativi finanziamenti e infine inibire l'approdo alle imbarcazioni straniere che non accettano la presenza della polizia giudiziaria a bordo. 


L'immigrazione rimane un fronte caldissimo per il M5S: è uno dei temi affrontati anche all'hotel Forum a Roma dove da stamattina sono in corso riunioni politiche presiedute da Davide Casaleggio e Beppe Grillo. 

«Oggi muore definitivamente l'Europa, l'Italia pensi da sola al suo destino e chiuda immediatamente i suoi porti alle navi straniere che trasportano i migranti sulle coste italiane, perché più che Unione Europea questa ci sembra un'Unione di ipocriti e noi non ci stiamo».

Lo dichiarano i gruppi M5S di Camera e Senato, dopo che Austria, Spagna e Francia hanno minacciato di chiudere le loro frontiere dicendosi contrari all'idea di permettere lo sbarco delle persone soccorse nel Mediterraneo centrale. «Queste ultime ore descrivono perfettamente lo stato delle cose e la verità è ormai sotto gli occhi di tutti: il governo e il Pd sono in balia del nulla. La Farnesina ha appena richiamato l'ambasciatore austriaco come se il problema fosse bilaterale. E Alfano che fa? Domani richiama anche quello di Spagna e Francia? Tutto questo - proseguono i 5 Stelle - mentre l'Oim aggiorna i numeri sugli arrivi in Europa dal Mediterraneo nel 2017, segnalando lo sfondamento della soglia dei 100mila. Dallo scorso gennaio al 3 luglio, il totale è di 101.210. E quasi l'85% è giunto in Italia (85.183), il che dovrebbe suggerire agli alleati europei un supporto immediato, invece ci voltano le spalle. Siamo soli, con un governo di incapaci e un'amara verità davanti agli occhi: ci hanno sbattuto fuori dall'Ue, ma si consolino i Renzi, i Monti e i Gentiloni, almeno ci hanno lasciato l'Euro...» concludono ironicamente i parlamentari.


Anche il M5S Europa sta cercando in tutti i modi di riportare le cancellerie europee alle responsabilità e al principio di solidarietà sulla ripartizione delle quote migranti. E propone di modificare Triton in modo unilaterale. «Per cambiare Triton non servono le autorizzazioni controfirmate da Merkel e Macron, serve solo la volontà politica italiana. - scrivono - Fonti di stampa sostengono che cambiare Triton sia quasi impossibile, che serve l'unanimità degli Stati membri. Non è così. Le modalità operative sono concordate solo fra lo Stato membro ospitante e l'agenzia europea Frontex. L'articolo 16.4 del regolamento istitutivo dell'Agenzia sottolinea: "ogni correzione o modifica al piano operativo richiederà l'accordo del direttore esecutivo e dello Stato del Membro che ospita, dopo la consultazione degli Stati membri. Una copia del piano operativo corretto o adattato sarà immediatamente spedita dall'Agenzia al tutti gli Stati membri partecipanti". Il regolamento è chiaro. La Germania e la Francia vanno solo consultati. Facciamoci rispettare! Sui migranti l'Italia ha già dato». 


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Il Messaggero