«Spero che le nostre strade si incrocino ancora» scriveva solo ieri Beppe Grillo a Nigel Farage nella lettera inviata al leader dell'Ukip subito dopo il via libera...
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Il britannico avrebbe chiesto la testa di David Borrelli entro martedì prossimo e del funzionario M5S che ha partecipato alla trattativa con l'Alde entro febbraio, quando non gli dovrà essere rinnovato il contratto. Altra vittima indiretta del rientro a casa EFDD è Fabio Massimo Castaldo, da due anni e mezzo candidato alla Vicepresidenza del Parlamento Ue e che oggi durante la riunione ha annunciato che non si ripresenterà alla prestigiosa carica. Anche Piernicola Pedicini, candidato del gruppo alla Presidenza del Parlamento, non si presenterà alla corsa per la poltrona che è stata di Schulz. Grillo in un lungo post apparso sul blog conferma ed annuncia che il nuovo responsabile della comunicazione del M5S al parlamento Europeo sarà Cristina Belotti. Il leader M5s spiega poi che il ritorno nell'Efdd rispetta la «volontà espressa dalla rete applicando la seconda scelta più votata dai certificati» ma si scaglia sia contro i deputati M5s critici dell'accordo con l'Alde, in primis Carlo Sibilia («non sanno come funziona il Parlamento Europeo»), sia contro il leader dell'Alde Guy Verhofstadt. «Dovrebbe solo vergognarsi, perché da meschino si è piegato alle pressioni dell'establishment» attacca. Poi conferma l'impegno dei 5 Stelle per il referendum consultivo sull'euro: «La moneta unica deve essere sottoposta a un referendum popolare» dice elencando 7 punti delle battaglie che il M5s intende portare avanti. Tra queste anche il sostegno alla Russia che «é un partner economico e un alleato contro il terrorismo, non un nemico».
L'ira di Grillo si riversa anche su quello che definisce un caso mediatico sul pre-accordo che il Movimento avrebbe stretto con Verhofstadt: «le carte fatte circolare non ci appartengono, non abbiamo firmato nessun contratto, si tratta di un elenco di punti comuni e di contrasto» protesta.
Il Messaggero