É corsa a fare il bonifico tra i Cinque Stelle. Dopo la bufera Cecconi-Martelli, i due parlamentari uscenti pizzicati dalle Iene a non restituire la parte dello...
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Tra i parlamentari 5 Stelle la campana Silvia Giordano è quella che risulta più indietro di tutti nelle restituzioni dello stipendio da parlamentare da destinare al fondo per il microcredito. Stando al sito tirendiconto.it, l'ultimo bonifico di restituzione risale a maggio 2017. E mentre imperversa il caso bonifici con i grillini Carlo Martelli e Andrea Cecconi finiti nella bufera per le irregolarità nelle rendicontazioni, Silvia Giordano, deputata uscente del M5S, ammette i ritardi: «Sì è vero. Oggi provvedo ai bonifici fino a ottobre. Per novembre e dicembre - dice all'Adnkronos - necessito ancora di qualche giorno». Giordano, sposata con il collega deputato Matteo Mantero, ha scelto di non ricandidarsi per un secondo mandato e, interpellata sulla vicenda che scuote la compagine parlamentare pentastellata, non risparmia critiche all'attuale sistema delle rendicontazioni: «Mettersi ad inserire singolarmente ogni scontrino è davvero poco simpatico... poi per me che sono una confusionaria cronica è davvero rognoso. Ma 5 anni fa in una delle prime assemblee scegliemmo questa modalità e, bella oppure no, è giusto ora rispettarla fino alla fine».
«Ora - sottolinea Giordano - spetterà al nuovo gruppo parlamentare decidere le modalità e capire cosa prendere o meno dall'esperienza passata.
Negli ultimi giorni molti parlamentari 5 Stelle - tra cui Luigi Di Maio - si sono affrettati a effettuare i bonifici per saldare le mensilità arretrate. Dai vertici sono arrivate sollecitazioni in tal senso? «Non più del normale. Periodicamente arriva una sollecitazione di solito via email ai ritardatari», risponde l'esponente M5S. Che idea si è fatta della vicenda di Martelli e Cecconi? «Onestamente non lo so. Non ho capito cosa sia successo e non ho abbastanza elementi per farmene un'idea corretta. Come oramai tutti sanno, ho deciso di chiudere la mia esperienza politica quindi molte delle notizie che ho mi arrivano da giornali e telegiornali. Da quanto ho capito - conclude Giordano - hanno commesso uno sbaglio e annunciato un passo indietro». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero