M5S, Di Maio:«Voto online tutto ok». Il deputato Colletti: «No, alcune esclusioni immotivate»

M5S, Di Maio:«Voto online tutto ok». Il deputato Colletti: «No, alcune esclusioni immotivate»
Non c'è stato bisogno di prorogare il voto online per Davide Casaleggio. E infatti ieri sera a sorpresa le parlamentarie del M5S si sono chiuse nonostante le proteste...

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Non c'è stato bisogno di prorogare il voto online per Davide Casaleggio. E infatti ieri sera a sorpresa le parlamentarie del M5S si sono chiuse nonostante le proteste degli esclusi. Luigi Di Maio si dice molto soddisfatto: «Noi il meccanismo di voto lo abbiamo migliorato, abbiamo cambiato lo statuto che ora ci permette di non candidare urlatori seriali su internet». Con l'espressione  urlatori seriali Di Maio allude a una delle tante categorie di esclusi che hanno fatto la trafila per partecipare e alla fine non si sono visti profilo, foto e cv caricati sulla piattaforma Rousseau. Ci sono diversi candidati che annunciano ricorso. Ma sempre ieri nelle chat la linea diramata dal senatore uscente e candidato Vito Crimi non lascia speranze: «I ricorsi saranno inutili». E poi c'è anche chi protesta come il deputato uscente e avvocato  Andrea Colletti che su Facebook scrive: «Alcune esclusioni sono totalmente immotivate, sto cercando di avere spiegazioni». E infatti la delusione degli esclusi brucia e corre sui social dove qualcuno non annuncia battaglia legale ma dice: «Bastava una mail template (standard, ndr) con due righe di motivazione». Uno storico attivista di Palermo abbandona il M5S cosi: «Siamo stato trattati in modo barbaro, sono deluso, smarrito, non mi riconosco più in questo M5S».


Ma il punto è che tra i poteri del capo politico M5S Luigi Di Maio c'è l'assoluta discrezionalità nel comporre le liste di candidati. E infatti l'annuncio dei candidati ufficiali sarà dato domenica, dopo le ultime verifiche e al termine del raduno di Pescara.

Sono stati 10 mila gli aspiranti parlamentari che si sono autocandidati alla selezione del M5s. Il dato definitivo lo fornisce proprio Luigi Di Maio a Radio 24 dove ha fatto il punto sulle parlamentarie. Di Maio nega che il sistema di voto sia andato in tilt: «Non è vero! Ogni volta che facciamo le parlamentarie leggo sui giornali di caos ma non leggo mai delle tessere comprate dai partiti». «Noi stiamo facendo una selezione ferrea - assicura - c'erano persone che non avevano i requisiti e li abbiamo scartati perché noi non siamo una navicella per andare in Parlamento».


E lancia il testa a testa agli altri leader: «Per il M5s ci si può candidare solo dove si è residenti, quindi chi vuole venire a sfidarmi può venire nel collegio Di Pomigliano D'Arco dove correrò ».


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Il Messaggero