M5s, Buzzfeed accusa: «Dal Movimento notizie false, teorie di cospirazione e propaganda pro-Putin». Ma Grillo smentisce

M5s, Buzzfeed accusa: «Dal Movimento notizie false, teorie di cospirazione e propaganda pro-Putin». Ma Grillo smentisce
«Una rete di siti web e profili sui social media che diffondono notizie false, teorie di cospirazione e storie pro-Cremlino a milioni di persone». Così il sito...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
«Una rete di siti web e profili sui social media che diffondono notizie false, teorie di cospirazione e storie pro-Cremlino a milioni di persone». Così il sito Buzzfeed dipinge la propaganda Cinquestelle in una ricerca pubblicata ieri. «La macchina costruita - prosegue l'articolo - include non solo i blog e i social del partito, con milioni di follower, ma anche una serie di siti che si descrivono come "indipendenti" ma che sono in realtà controllati dalla leadership del partito e non fanno che rigurgitare campagna M5S, disinformazione e attacchi ai politici rivali, in primis il premier Matteo Renzi. Uno di essi, Tze Tze, ha 1.2 milioni di follower su Facebook».


Beppe Grillo risponde smentendo: «L' accusa di fare propaganda pro Cremlino o di diffondere notizie false è ridicola», scrive il blog di Grillo in un post in cui sostiene che «Le accuse di fare propaganda pro Cremlino o di diffondere notizie false è ridicola. In Italia i produttori di bufale sono i giornali tradizionali e l'unica propaganda che fanno è quella pro Renzi e pro Pd. Buzzfeed dovrebbe fare un articolo sulla libertà di stampa in Italia visto che il nostro Paese è al 77ø posto nella classifica di Reporter senza Frontiere ed è considerato parzialmente libero».
  Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero