Il primo ministro del Lussemburgo, Xavier Bettel, ha sposato l'architetto belga Gauthier Destenay, diventando così il primo leader della Ue, e il secondo leader nel mondo, ad...
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Il 42enne premier aveva dichiarato lo scorso agosto l'intenzione di sposarsi con il compagno, al quale si era legato nel 2010 con un'unione civile. Cinque anni fa l'allora premier islandese Johanna Sigurardottir era diventata il primo leader mondiale sposata ad un partner dello stesso sesso. La cerimonia è stata semplice e privata, con solo familiari e amici presenti. Bandita stampa e fotografi, era stato annunciato anche se poi la coppia si è fatta fotografare sorridente e felice dopo il matrimonio. «Non sarà una cerimonia vistosa, ma il simbolismo è molto forte», aveva anticipato un'amica della coppia, la giornalista francese Stephane Bern, secondo quanto riporta la stampa del Granducato.
Leader del partito democratico, che è di orientamento di centro destra in Lussemburgo, Bettel ha fatto coming out nel 2008. Da quando ha preso la guida del governo, 18 mesi fa, però non ha voluto dare rilievo al suo orientamento sessuale, affermando che «quello che succede a casa deve rimanere privato». Del marito del premier si sa poco, lavora per uno studio di architettura che ha sede sia in Belgio che a Lussemburgo, ed è apparso al fianco di Bettel in diverse occasioni ufficiali, compreso il matrimonio reale tra il principe Guglielmo e la principessa Stephanie nel 2012. Quello che si sa è che, come ha raccontato lo stesso Bettel in un'intervista al Los Angeles Times, è stato Destanay a chiedere al compagno di sposarlo, poche settimane dopo che, lo scorso luglio, il Parlamento del Granducato ha riconosciuto i matrimoni gay.
«Io ho detto sì - disse Bettel al giornale americano - ho una sola vita e non voglio nasconderla». Sono dieci i Paesi della Ue che riconoscono i matrimoni gay: Belgio, Danimarca, Francia, Islanda, Lussemburgo, Olanda, Norvegia, Portogallo, Spagna, Svezia e Gran Bretagna. Anche la Finlandia l'ha riconosciuto dal 2017. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero