Di Maio: «Subito la legge sulle Ong, il Parlamento lavori in agosto»

Di Maio: «Subito la legge sulle Ong, il Parlamento lavori in agosto»
Sulle Ong «serve una Legge, non un futile codice di condotta. Noi ne abbiamo depositata una mesi fa, e prevede proprio la presenza di polizia giudiziaria a bordo delle navi...

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Sulle Ong «serve una Legge, non un futile codice di condotta. Noi ne abbiamo depositata una mesi fa, e prevede proprio la presenza di polizia giudiziaria a bordo delle navi Ong. Il Pd ha i numeri per farla votare subito. Se serve, riapriamo il Parlamento ad agosto e approviamola». Lo chiede, in un video su Facebook, il vicepresidente della Camera M5S Luigi Di Maio. «Se il Pd vuole presentare un'altra legge uguale alla nostra, come ha fatto con i vitalizi, faccia pure», spiega Di Maio che sottolinea: «sulle Ong avevamo ragione».  


«Stamattina i giornali aprono così: "Patto tra ONG e scafisti". Le condotte irregolari di alcune ONG noi le avevamo denunciate quattro mesi fa. A sostegno dell'allarme lanciato dal procuratore di Catania Carmelo Zuccaro. E avevamo chiesto di mettere in condizioni le procure siciliane di poter accertare i fatti. Per tutto questo siamo stati accusati e insultati in ogni modo. Ma alla fine avevamo ragione noi», spiega Di Maio. «Ora, sia chiaro, io non pretendo alcuna scusa. Non mi interessano le scuse. Ma mi auguro innanzitutto che la politica e tutti coloro che non hanno perso occasione di infangare il nome di un illustre magistrato, si scusino con il procuratore Zuccaro, che per primo ha denunciato i fatti. Questo è il primo passo per rimettere le cose al loro posto. In alcune intercettazioni in mano ai magistrati, si ascoltano membri dell'equipaggio della Ong dire: "Non è nostro compito contribuire alle indagini, non daremo foto degli scafisti"», prosegue l'esponente M5S.

«Queste intercettazioni dimostrano una cosa: che sulle operazioni di salvataggio o traghettamento nel Mediterraneo serve un controllo della nostra polizia per combattere concretamente lo sporco lavoro dei trafficanti. E, se necessario, anche uomini della nostra intelligence. Serve una Legge, non un futile codice di condotta. Di questo gioverebbero anche tutte quelle organizzazioni che svolgono correttamente le loro attività umanitarie», conclude. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero