SANTA CROCE CAMERINA - Una selva di cartelli che annunciano nuovissimi divieti di sosta è comparsa ieri mattina sulla piazza del paese. L’input è arrivato da lontano, dalla...
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Perché non è solo Davide, il padre di Loris, a non volere le telecamere («non voglio che mi riprendano mentre prego per lui»), ma tutto il paese, esasperato con qualche buona ragione per il clamore, per le pressioni e anche per le volgarità di questi giorni. Ma il rischio è di passare il segno.
A voler cogliere un segno di quest’assurda tensione attorno ai funerali di un bambino - strangolato la mattina del 29 novembre, per gli investigatori è stata la madre -, un segno c’è ed è ben più inquietante dei nuovi divieti di sosta. Almeno un paio di fly - quei furgoncini delle stazioni televisive superattrezzati per garantire collegamenti satellitari - si sono dotate di vigilantes. Li hanno chiamati a protezione dei mezzi ed evidentemente anche degli operatori. Le guardie giurate stanno lì, a fianco dei furgoncini, chiunque può notarle.
È troppo. Come è troppo che di questi stessi funerali si sia dovuto occupare, ieri mattina, perfino il Comitato provinciale per la sicurezza di Ragusa, la prova provata di quanto si temano problemi di ordine pubblico. Ci saranno i carabinieri della stazione di Santa Croce in piazza, ma non solo loro. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero