Lorenzin: nessuno stop agli alunni non vaccinati

Beatrice Lorenzin
«Non c'è nessun piano in atto per bloccare l'accesso ai bambini non vaccinati a scuola e una misura di questo genere dovrebbe passare per il Parlamento». Lo ha detto il...

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«Non c'è nessun piano in atto per bloccare l'accesso ai bambini non vaccinati a scuola e una misura di questo genere dovrebbe passare per il Parlamento». Lo ha detto il ministro della Sanità Beatrice Lorenzin dopo il Cdm. «Non c'è nessun piano in atto per bloccare l'accesso ai bambini non vaccinati a scuola e una misura di questo genere dovrebbe passare per il Parlamento». Lo ha detto il ministro della Sanità Beatrice Lorenzin dopo il Cdm.




Lorenzin ha richiamato l'attenzione sul rischio dell' «effetto gregge» che la mancanza di vaccinazioni può produrre. Bisogna quindi avere ben presente «cosa significa avere dei buchi vaccinali». Lorenzin ha spiegato che non c'è «nessun piano per bloccare l'accesso» nelle scuole per chi non è vaccinato, ma «è stata approvata dalle Regioni il piano vaccinale che affronta anche il tema dell'indice di vaccinazione: faremo una serie di campagne presso i genitori, i pediatri e i medici. Le Regioni sottolineano un problema che c'è, il decremento di vaccinazioni obbligatorie, in alcune aree molto sensibile, che rischia di minare e mettere a rischio la comunità. Per questo le Regioni chiedono un monitoraggio con attenzione agli effetti di questo decremento nel Paese, dopo il quale dovranno essere formulate delle proposte».



«La vaccinazione rimane lo strumento primario di salute pubblica. Bisogna sgombrare il campo da paure e rischi che non ci sono. Fidiamoci dell'evidenza scientifica», ha aggiunto il ministro.



La Lorenzin ha inoltre spiegato che il Cdm ha «varato due norme, una di sanatoria del cosiddetto pay back farmaceutico che permetterà alle Regioni di sanare la situazione. Inoltre abbiamo esteso le misure previste per il commissariamento che sarà consentito non solo per le imprese coinvolte in fatti di corruzione ma anche in strutture private accreditate in situazione di anomalia gestionale e di condotte illecite. Questo consentirà di mantenere il servizio e il livello di assistenza».
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Il Messaggero