Youssef Zaghba, l'italo-marocchino coinvolto nell'ultimo attacco terroristico di Londra, fu inspiegabilmente lasciato passare al controllo passaporti dell'aeroporto...
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Tutti i giornali del Regno Unito si soffermano oggi con evidenza sul caso Zaghba. Il Daily Telegraph e il Times avanzano entrambi interrogativi sul sistema di sorveglianza britannico, denunciando come le autorità italiane abbiano dichiarato di aver segnalato il giovane e condiviso con il circuito internazionale d'intelligence - apparati di sicurezza britannici inclusi, quindi - le informazioni sul fermo di polizia operato a Bologna nei suoi confronti: quando Zaghba aveva cercato di partire per la Turchia (forse diretto in Siria) e aveva addirittura detto agli agenti, come fosse una battuta, di «voler diventare un terrorista». Il tabloid Daily Mail cita viceversa una fonte investigativa britannica, ma anonima, che manifesta «dubbi» sull'esistenza della segnalazione italiana. Segnalazione su cui oggi stesso il capo della polizia Franco Gabrielli ha peraltro sottolineato che l'Italia ha «le carte e la coscienza a posto».
Nel frattempo la polizia londinese ha arrestato questa mattina un uomo di 30 anni a Ilford: le manette sono scattate dopo la perquisizione di un'abitazione nel quartiere dell'est di Londra dove vivevano almeno due dei terroristi del London Bridge. L'uomo è sospettato tra l'altro di istigazione al terrorismo.
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Il Messaggero