Londra, Zaghba passo indenne dallo scalo di Stansted nonostante fosse stato segnalato come sospetto dalla polizia italiana

Youssef Zaghba, l'italo-marocchino coinvolto nell'ultimo attacco terroristico di Londra, fu inspiegabilmente lasciato passare al controllo passaporti dell'aeroporto...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Youssef Zaghba, l'italo-marocchino coinvolto nell'ultimo attacco terroristico di Londra, fu inspiegabilmente lasciato passare al controllo passaporti dell'aeroporto londinese di Stansted malgrado fosse indicato nel sistema di Schengen come un potenziale sospetto sulla base delle segnalazioni delle autorità italiane risalenti al marzo 2016. Lo afferma Danny Shaw, home affairs correspondent della Bbc, citando fonti ufficiose. L'episodio sarebbe avvenuto «a gennaio», precisa Shaw.


 Tutti i giornali del Regno Unito si soffermano oggi con evidenza sul caso Zaghba. Il Daily Telegraph e il Times avanzano entrambi interrogativi sul sistema di sorveglianza britannico, denunciando come le autorità italiane abbiano dichiarato di aver segnalato il giovane e condiviso con il circuito internazionale d'intelligence - apparati di sicurezza britannici inclusi, quindi - le informazioni sul fermo di polizia operato a Bologna nei suoi confronti: quando Zaghba aveva cercato di partire per la Turchia (forse diretto in Siria) e aveva addirittura detto agli agenti, come fosse una battuta, di «voler diventare un terrorista». Il tabloid Daily Mail cita viceversa una fonte investigativa britannica, ma anonima, che manifesta «dubbi» sull'esistenza della segnalazione italiana. Segnalazione su cui oggi stesso il capo della polizia Franco Gabrielli ha peraltro sottolineato che l'Italia ha «le carte e la coscienza a posto».


Nel frattempo la polizia londinese ha arrestato questa mattina un uomo di 30 anni a Ilford: le manette sono scattate dopo la perquisizione di un'abitazione nel quartiere dell'est di Londra dove vivevano almeno due dei terroristi del London Bridge. L'uomo è sospettato tra l'altro di istigazione al terrorismo.

 
Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero