Monta la polemica sulle falle della sicurezza britannica nel fermare gli attentatori di Londra mentre emergono nuovi dettagli su un flop per molti versi imbarazzante. Non solo...
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Questo mentre il bilancio delle vittime sale ad otto, dopo che è stato ritrovato nel Tamigi il corpo del francese Xavier Thomas finito nel fiume dopo essere stato investito sul London Bridge dal furgone con a bordo i tre terroristi. Le indagini per individuare i complici del commando vanno avanti - questa mattina è stato arrestato un 30enne ad Ilford nell'est della capitale - e fanno sempre più discutere le falle di polizia e servizi, in particolare quelle riguardanti Zaghba. Le critiche partono dalla stessa stampa nazionale: il Daily Telegraph e il Times denunciano come le autorità italiane abbiano dichiarato di aver segnalato il giovane e condiviso con il circuito internazionale d'intelligence - apparati di sicurezza britannici inclusi, quindi - le informazioni sul fermo di polizia operato a Bologna nei suoi confronti, quando Zaghba aveva cercato di partire per la Turchia e aveva addirittura detto agli agenti, come fosse una battuta, di «voler diventare un terrorista».
Intanto, il capo della polizia Franco Gabrielli ha sottolineato che l'Italia ha «le carte e la coscienza a posto», spiegando che è stato fatto tutto il possibile per segnalare il giovane estremista.
Il Messaggero