Londra, bimba di 18 mesi attaccata da un cane: salvata in extremis, l'animale verrà soppresso

Londra, bimba di 18 mesi attaccata da un cane: salvata in extremis, l'animale verrà soppresso
Quando il cane ha finalmente mollato la presa, il volto della piccola Mayzee Jo Gaspa, 18 mesi, era una maschera di sangue. Il cane dei vicini, uno Staffordshire bull terrier, le...

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Quando il cane ha finalmente mollato la presa, il volto della piccola Mayzee Jo Gaspa, 18 mesi, era una maschera di sangue. Il cane dei vicini, uno Staffordshire bull terrier, le era saltato addosso tra le mura della sua casa di Londra trascinandola per la stanza per due minuti che sono apparsi come ore per la madre della bimba che ha assistito impotente.


L'attacco si è consumato quattro mesi fa e adesso la famiglia Gaspa, con la piccola in via di recupero, ripercorre l'incubo di quel pomeriggio in cui hanno pensato che la loro bimba non ce l'avrebbe fatta.



La piccola si trovava a casa con la mamma, Maria Daw, 34 anni, quando una vicina di casa, Gemma Neil, 28 anni, con il suo cane ha bussato alla porta. Non è chiaro se l'animale fosse al guinzaglio. Ciò che è certo è che appena ha visto Mayzee zampettare in soggiorno, è sfuggito al controllo della padrona e si è avventato sul volto della bimba: l’ha trascinata come una bambola di pezza sul pavimento della stanza e a nulla sono valse le urla e le botte dategli per fargli mollare la presa. «Ho continuato a colpirlo in bocca – ha raccontato Maria – quando si è staccato mi sembravano passati secoli, ma l'attacco sarà durato un paio di minuti. È stato terribile. Lei urlava e c'era sangue dappertutto. Quando l'ho guardata ho pensato che stesse per morire».



Decine di vicini sono accorsi sentendo le urla della donna e hanno descritto la stanza come «una scena di un film horror». I paramedici hanno immediatamente trasportato la bambina in ospedale: sono stati necessari 240 punti e un intervento chirurgico per salvare il naso. Tuttavia il calvario della piccola non è ancora finito e dovrà sottoporsi a diversi interventi. «L'unica cosa che mi preoccupava era fare in modo che lei sopravvivesse – ha raccontato la mamma - Alle ferite ci avremmo pensato in un secondo momento».



Gemma Neil ha affidato a un canile l'animale, che a breve verrà soppresso. Ha ammesso che il suo cane era pericoloso e fuori controllo e in questi giorni comparirà davanti ai giudici del Blackfriars Crown Court.



«Ci sono tanti buoni cani là fuori e tanti buoni proprietari, ma a noi ne è bastato uno cattivo che si mettesse sulla nostra strada per distruggere la vita di mia figlia – ha concluso Maria - La gente deve essere informata di quanto sia facile che queste cose possano accadere. Solo poche settimane dopo la nostra tragedia, in un altro attacco un cane ha ucciso un bambino. Sarebbe potuta capitare la stessa sorte anche a noi e adesso non starei a raccontare la nostra storia con Mayzee sulle gambe». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero