Londra, legge ad alta voce versi della Bibbia sulla morte: nel treno dei pendolari scoppia il panico

Londra, legge ad alta voce versi della Bibbia sulla morte: nel treno dei pendolari scoppia il panico
Legge la Bibbia ad alta voce e scoppia il caos. Scene di panico stamattina su un treno di pendolari alla stazione di Wimbledon, nei sobborghi sud occidentali di Londra. I...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Legge la Bibbia ad alta voce e scoppia il caos. Scene di panico stamattina su un treno di pendolari alla stazione di Wimbledon, nei sobborghi sud occidentali di Londra. I passeggeri hanno forzato l'apertura delle porte e sono fuggiti sui binari, quando un uomo ha iniziato a declamare a voce alta frasi della Bibbia. A spaventare i presenti versetti come «la morte non è la fine», che hanno evidentemente fatto pensare che l'uomo potesse essere un attentatore spinto da motivi religiosi.


L'incidente conferma quanto sia alta la tensione tra i londinesi, dopo gli ultimi attacchi terroristici. Un testimone, citato dalla Bbc, ha riferito che uno dei passeggeri, nel pieno della calca, ha chiesto all'uomo di smetterla di leggere a voce alta, «perché stava spaventando le persone».

A quel punto, «l'uomo si è fermato ed è rimasto in piedi a testa china». L'incidente non ha provocato feriti, ma la temporanea sospensione dell'elettricità sui binari, per impedire che i passeggeri fuggiti dal treno potessero rimanere folgorati, ha causato notevoli disagi e ritardi a tutte la linee ferroviarie della zona.  
Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero