Sono le acque di due piscine comunali a intorbidire ancor più il clima della vita politica e all'origine dell'arresto choc del sindaco di Lodi, Simone Uggetti, del...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Eppure, il reato di turbativa d'asta per l'assegnazione della gestione di due piscine estive contestato al sindaco e all'avvocato Cristiano Marini, consigliere di Sporting Lodi, la società che ha vinto il bando, è considerato dal gip Isabella Ciriaco di «notevole allarme sociale» per la sua «gravità e negatività per le ricadute pubbliche che comporta». Perchè, secondo le accuse del pm Laura Siano, il primo cittadino puntava a «controllare direttamente ed esclusivamente» la gestione delle piscine comunali, ottenendo così «evidenti risvolti politici economici». Ed è per questo che l'esponente del Pd avrebbe esercitato «pressioni» sulla funzionaria che doveva predisporre il bando di gara per favorire «soggetti politicamente graditi e prescelti».
La donna però, Caterina Uggè, si era decisa a presentare un esposto che aveva dato il via alle indagini dei militari del Nucleo Tributario della Guardia di Finanza che, con le intercettazioni, hanno seguito in tempo reale le vicende del bando, ritagliato per l'accusa 'ad hoc' per la Sporting Lodi, e reso noto con tempi tesi ad escludere altri concorrenti, tanto che vi parteciparono solo in due: la vincitrice e la Fanfulla Lodi 1864. Così come in tempo reale le Fiamme Gialle hanno ascoltato le crescenti preoccupazioni degli indagati sulla possibile inchiesta, culminate con la decisione di formattare i computer per far sparire documenti compromettenti. Un colpo di testa che è costato loro il carcere per inquinamento della prove così come Uggetti sarebbe finito nella bocca del lupo anche cercando un incontro con il comandante provinciale della Gdf Massimo Benassi per «carpire informazioni sulle indagini in corso e contestualmente a riordinare una linea difensiva fondata sullo screditare il possibile concorrente escluso».
Il colonnello Benassi, «debitamente» registrò la conversazione.
Il Messaggero