Il sindaco di Livorno Filippo Nogarin è indagato per concorso in omicidio colposo nell'inchiesta sull'alluvione del 10 settembre scorso che colpì la...
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«Questa mattina - scrive Nogarin - sono stato interrogato dai pubblici ministeri di Livorno che stanno indagando sull'alluvione del 10 settembre. Mi è stato comunicato di essere indagato per concorso in omicidio colposo». «Non sono stupito per questa indagine - continua Nogarin - visto che in quanto sindaco sono il diretto responsabile della Protezione civile comunale. Io so di aver operato nel massimo rispetto delle leggi e delle procedure, ma è chiaro che davanti alla morte di 8 persone gli investigatori debbano approfondire ogni dettaglio ed esaminare la condotta di ciascuno degli attori in campo quella notte e non soltanto». «L'ipotesi di accusa è molto pesante, sarei un irresponsabile e un pazzo se la sottovalutassi. Oggi ho fornito agli inquirenti tutte le risposte e le spiegazioni che mi sono state richieste e sono a completa disposizione dei magistrati per chiarire loro, anche nei prossimi giorni, ogni eventuale dubbio».
Nella notte fra il 9 e il 10 settembre 2017 a Livorno caddero più di 250 millimetri di pioggia: esondarono il Rio Ardenza, principale corso d'acqua della città, e il Rio Maggiore e il Rio Banditella. Nel corso dell'alluvione morirono otto persone, tra cui un'intera famiglia: un bambino di quattro anni, Filippo, e i suoi genitori Simone Ramacciotti di 37 e Glenda Garxelli di 34, e il nonno Roberto Ramacciotti di 65. Tra le vittime anche Martina Bachini, di 34 anni, Gianfranco Tampucci, di 67, e Raimondo Frattali di 70 anni. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero