Jet degli Stati Uniti hanno bombardato con raid aerei le postazioni dello Stato Islamico a Sirte, in Libia. Lo ha confermato il Pentagono. Si tratta del primo coinvolgimento...
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I «raid di precisione» sono stati autorizzati dal presidente americano, Barack Obama, su raccomandazione del segretario alla Difesa, Ash Carter. I raid puntano a «cercare di sconfiggere» l'Isis in una delle sue roccaforti.
I raid anti-Isis - si è poi appreso - continueranno fino a che saranno richiesti dal governo di unità libico: «Non c'è una fine in questo momento«. Lo afferma Peter Cook, il portavoce del Pentagono, Peter Cook, sottolineando che la frequenza dei raid sarà coordinata con le autorità libiche.
L'ITALIA
«L'Italia valuta positivamente le operazioni aeree avviate oggi dagli Stati Uniti su alcuni obiettivi di Daesh a Sirte». Lo afferma una nota della Farnesina. «Esse avvengono su richiesta del governo» guidato da Fayez al Sarraj «a sostegno delle forze fedeli al governo, nel comune obiettivo di contribuire a ristabilire la pace e la sicurezza in Libia», prosegue il testo. L'Italia sostiene il governo guidato da Sarraj e «lo incoraggia a realizzare le iniziative necessarie per ridare stabilità e pace al popolo libico».
«L'Italia sostiene il Governo di Unità Nazionale guidato dal Primo Ministro Fayez al Serraj e lo incoraggia dalla sua formazione a realizzare le iniziative necessarie per ridare stabilità e pace al popolo libico», recita il testo della Farnesina. «L'Italia apprezza quindi gli sforzi che il Governo di Unità Nazionale e le forze a lui fedeli stanno conducendo per sconfiggere il terrorismo, in particolare l'operazione Bunyan al Marsous per liberare la città di Sirte da Daesh. Il sostegno italiano a questa operazione si è concretizzato in forme diverse nel corso degli ultimi mesi, in particolare attraverso importanti operazioni umanitarie per la cura dei combattenti feriti e a beneficio delle strutture sanitarie del Paese». «In questo contesto l'Italia valuta positivamente le operazioni aeree avviate oggi dagli Stati Uniti su alcuni obiettivi di Daesh a Sirte. Esse avvengono su richiesta del Governo di Unità Nazionale, a sostegno delle forze fedeli al Governo, nel comune obiettivo di contribuire a ristabilire la pace e la sicurezza in Libia». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero