Libia, Haftar: «Italiani ospiti, non possiamo bombardarli»

Libia, Haftar: «Italiani ospiti, non possiamo bombardarli»
La minaccia di bombardare le navi italiane in missione di supporto alla guardia costiera libica «è una questione già superata». Lo ha assicurato il...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
La minaccia di bombardare le navi italiane in missione di supporto alla guardia costiera libica «è una questione già superata». Lo ha assicurato il generale libico, Khalifa Haftar, in un'intervista rilasciata all'emittente russa Rt, nella quale ha sostenuto di averne parlato con «gli italiani saggi e non impudenti». Il comandante dell'Esercito nazionale libico, che controlla l'est del Paese, ha inoltre definito come «ospiti» che «non possiamo bombardare» le unità navali italiane entrate nel porto di Tripoli per effettuare «riparazioni e manutenzioni delle unità navali libiche». Nei giorni scorsi, il portavoce del generale rivale del premier Fayez Serraj aveva minacciato di bombardare le navi italiane nelle acque territoriali libiche.


Il generale libico Khalifa Haftar difende con forza l'unità della Libia da eventuali ingerenze militari. «Forse qualcuno dirà che lo Stato libico è debole e che si può staccare un pezzo della Libia. Sì, il nostro Stato non è forte. Ma non cederemo un solo centimetro del nostro territorio. Daremo la nostra vita piuttosto che vivere nell'umiliazione sulla nostra terra», ha detto Haftar in un'intervista a Russia Today concessa durante la sua visita a Mosca. Durante la sua terza visita a Mosca l'uomo forte del governo di Tobruk ha chiesto al Cremlino di assicurargli i rifornimenti militari: «La Russia è una potenza globale. È un attore influente sullo scenario internazionale. Per questo - ha spiegato Haftar - chiediamo che ci aiuti a rivedere le ingiuste restrizioni contro di noi, legate al rifornimento delle armi alla Libia. Abbiamo dato voce alle nostre volontà in modo franco e la Russia ha detto che farà del suo meglio per aiutarci».


Durante la visita non è stato siglato alcun accordo, ma il generale libico ha parlato di «progressi» dopo il suo incontro con il ministro della Difesa russo Sergey Shoigu. «Credo che siamo d'accordo su ciò di cui abbiamo bisogno - ha proseguito il generale - La Russia ha dato una risposta positiva. Credo che stia procedendo tutto bene». «La Russia - ha concluso Haftar - sta cercando di trovare delle soluzioni adeguate per rifornirci tempestivamente di ciò di cui abbiamo bisogno».
Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero