La minaccia di bombardare le navi italiane in missione di supporto alla guardia costiera libica «è una questione già superata». Lo ha assicurato il...
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Il generale libico Khalifa Haftar difende con forza l'unità della Libia da eventuali ingerenze militari. «Forse qualcuno dirà che lo Stato libico è debole e che si può staccare un pezzo della Libia. Sì, il nostro Stato non è forte. Ma non cederemo un solo centimetro del nostro territorio. Daremo la nostra vita piuttosto che vivere nell'umiliazione sulla nostra terra», ha detto Haftar in un'intervista a Russia Today concessa durante la sua visita a Mosca. Durante la sua terza visita a Mosca l'uomo forte del governo di Tobruk ha chiesto al Cremlino di assicurargli i rifornimenti militari: «La Russia è una potenza globale. È un attore influente sullo scenario internazionale. Per questo - ha spiegato Haftar - chiediamo che ci aiuti a rivedere le ingiuste restrizioni contro di noi, legate al rifornimento delle armi alla Libia. Abbiamo dato voce alle nostre volontà in modo franco e la Russia ha detto che farà del suo meglio per aiutarci».
Durante la visita non è stato siglato alcun accordo, ma il generale libico ha parlato di «progressi» dopo il suo incontro con il ministro della Difesa russo Sergey Shoigu. «Credo che siamo d'accordo su ciò di cui abbiamo bisogno - ha proseguito il generale - La Russia ha dato una risposta positiva. Credo che stia procedendo tutto bene». «La Russia - ha concluso Haftar - sta cercando di trovare delle soluzioni adeguate per rifornirci tempestivamente di ciò di cui abbiamo bisogno». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero