Liberi e Uguali/ Una tassa patrimoniale per i nuovi investimenti

Liberi e Uguali/ Una tassa patrimoniale per i nuovi investimenti
Una nuova tassa impostata sostanzialmente come patrimoniale e ben 30 miliardi da ricavare con nuove misure di lotta all’evasione. Sono due punti forti del programma di...

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Una nuova tassa impostata sostanzialmente come patrimoniale e ben 30 miliardi da ricavare con nuove misure di lotta all’evasione. Sono due punti forti del programma di Liberi e Uguali, messo a punto da tra gli altri anche dall’ex ministro Vincenzo Visco. Le risorse servirebbero anche a finanziare una forte ripresa degli investimenti pubblici i quali a loro volta grazie ad un elevato “moltiplicatore” permetterebbero - nelle intenzioni del partito guidato da Pietro Grasso - di dare una buona spinta alla crescita.


La patrimoniale dovrebbe di fatto sostituire alcuni degli attuali tributi che hanno una base imponibile di questo tipo: si parla dell’Imu sugli immobili, ma anche dell’Irap delle ritenute sui redditi da capitale. Il prelievo avrebbe un’aliquota variabile tra lo 0 e l’1 per cento - dunque con un livello medio dello 0,5 - e sarebbe di tipo progressivo, con esenzione corrispondente ad un patrimonio familiare standard. Elementi di maggiore progressività verrebbero inseriti anche nell’imposta sul reddito: l’aliquota massima dell’Irpef sarebbe posta al 50 per cento per la quota di reddito che supera i 300 mila euro, mentre verrebbe ridotto il prelievo a carico dei redditi medio-bassi. Quanto alla lotta all’evasione, il programma di Leu guarda da una parte alle multinazionali, con strumenti quali la web tax ed un prelievo alla fonte sui trasferimenti interni ai grandi gruppi, dall’altra alle transazioni Iva che rientrerebbero in un meccanismo di fatturazione elettronica ulteriormente potenziato, con il collegamento diretto dei registratori di cassa all’Agenzia delle Entrate.

Sul fronte della spesa pubblica, viene giudicata ormai esaurita, perché non più in grado di produrre risultati, la logica della spending review; si propongono invece “piani industriali” per i singoli settori della pubblica amministrazione. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero