È di due morti e circa 750 persone ricoverate in ospedale il bilancio di una tempesta di sabbia senza precedenti che ha colpito il Libano, compresa la capitale Beirut, oltre a...
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Stamane Beirut si è svegliata avvolta in una densa foschia dovuta alla polvere sospesa, dopo che ieri il fenomeno aveva investito per prime la regione settentrionale dell'Akkar e quella orientale della Valle della Bekaa. I malori tra la popolazione sono registrati soprattutto in queste due aree, secondo la Croce Rossa.
Lo rende noto il ministero della Sanità, spiegando che due donne sono morte in ospedali nella zona orientale della Valle della Bekaa a causa della tempesta. «Il numero dei casi di soffocamento e mancanza di respiro causata dalla tempesta è salito a 750», ha riferito il ministero.
La tempesta ha raggiunto Beirut oggi, un giorno dopo che si era abbattuta sulla Valle della Bekaa. Il ministero della Sanità ha anche emesso un'allerta, dicendo di restare in casa a coloro che soffrono di problemi cardiaci e respiratori. È stato sconsigliato di uscire anche ai bambini, agli anziani e alle donne in gravidanza. Il funzionario della Croce Rossa George Kettaneh ha anche consigliato a chi ha problemi di asma di non uscire di casa.
Ma anche nella capitale è stato consigliato di non uscire di casa a persone con problemi respiratori e cardiaci, ai bambini, agli anziani e alle donne incinte. In Siria la tempesta di sabbia ha investito Damasco e le altre maggiori città. Secondo l'Osservatorio nazionale per i diritti umani (Ondus), è stato proprio approfittando di queste condizioni climatiche che ieri l'Isis ha lanciato un'offensiva contro le forze lealiste nella regione ad Ovest di Palmira, nella provincia di Homs, venendo però respinto. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero