Spuntano le lettere private di Chuck Hagel alla Casa Bianca, in cui il capo uscente del Pentagono esprimeva tutto il suo disagio sulla politica portata avanti...
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Poco tempo dopo il segretario alla difesa inviò una nuova missiva, chiedendo all'amministrazione di chiarire l'approccio in Siria dove si combatte l'Isis ma dove c'è anche da fare i conti con il regime di Assad. Si tratta di lettere - sottolinea il Wsj - che mostrano il disagio e la frustrazione del capo del Pentagono, tenuto sempre più a margine delle decisioni maturate all'interno del team per la sicurezza del presidente Obama.
Hagel, in particolare, critica in più di un passaggio l'indecisione mostrata dal Consiglio di sicurezza nazionale della Casa Bianca, nonchè la lentezza nel prendere le decisioni. Come le ingerenze della Casa Bianca nella gestione del Dipartimento della Difesa. Intanto, dopo il terremoto Hagel, un'altro pezzo da novanta del governo Obama è sempre più sotto pressione: il segretario di stato John Kerry. E il quasi fallimento del negoziato sul nucleare dell'Iran, dopo il fallimento della mediazione tra israeliani e palestinesi, - scrivono molti media Usa - potrebbe mettere Kerry (che a differenza di Hagel è però molto vicino a Obama) in grande difficoltà, alimentando le voci di una sua sostituzione. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero