Flavio Tosi è fuori dalla Lega Nord. Dopo ultimatum, rinvii, minacce, vertici e tentativi di mediazione il segretario del Carroccio Matteo Salvini ha dichiarato il sindaco di...
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Decisione alla quale il leader veronese reagisce con rabbia, definendo Salvini «un Caino che si traveste da Abele».
Si chiude così il lungo scontro tra i due leader padani ma si riapre la corsa alle regionali in Veneto dove, a questo punto, il primo cittadino di Verona potrebbe correre alla presidenza in contrapposizione al governatore uscente e candidato ufficiale della Lega Luca Zaia. E con lui Tosi porterà quasi certamente i voti di Ncd e del neonato movimento Italia Unica di Corrado Passera dando vita ad una inedita coalizione di centrodestra. Zaia non sembra preoccupato e liquida l'uscita di Tosi con poche parole: Si mette fine a beghe e polemiche incomprensibili. Resta l'amarezza per come è andata a finire, ma ora si deve voltare pagina«.
Non sono servite, dunque, le 24 ore ulteriori che il Comitato di disciplina della Lega Nord, su insistenza di Umberto Bossi, aveva concesso a Tosi nella speranza che si raggiungesse un'intesa in extremis. E poco hanno potuto gli inviti al dialogo giunti da più parti così come il lavoro dietro le quinte dei cosiddetti pontieri (Giancarlo Giorgetti, Gian Marco Centinaio e Patrizia Bisinella). Anzi, è probabile a questo punto una frattura si sancisca anche in Parlamento dove una piccola pattuglia di fedelissimi di Tosi, guidati proprio dalla senatrice Bisinella, lasci i gruppi del Carroccio. Martedì 17 a Verona è già in programma la manifestazione »Siamo con Tosi«. Vi prenderanno parte gli iscritti della Lega vicini al sindaco e i militanti della fondazione »Ricostruiamo il Paese«. Proprio l'iscrizione alla associazione lanciata da Tosi e che ha come obiettivo il lancio delle primarie di centrodestra è il motivo ufficiale della decadenza del sindaco ribelle.
La segreteria del Carroccio aveva dichiarato incompatibile l'appartenenza alla fondazione. Il vero punto del contendere resta però quello delle liste per le regionali. Tosi rivendica il diritto di stilare l'elenco dei candidati in qualità di segretario della Liga Veneta, non accettando il commissariamento di Dozzo. Nei giorni scorsi ha convocato il consiglio della Liga per sabato. A questo punto, il timore di alcuni leghisti è che non riconosca il suo decadimento da segretario e provi a presentare comunque liste con il simbolo della Liga. Se così fosse, lo scontro con Salvini finirebbe inevitabilmente in tribunale. Più probabile che presenti una lista Tosi aprendo ai centristi di Ncd che, invece, la Lega ha già escluso in quanto alleati di governo di Matteo Renzi.
Lo scontro si sposta sul territorio.
Il Messaggero