Giudice contro un figlio bamboccione: «Niente mantenimento se non si cerca un lavoro»

Giudice contro un figlio bamboccione: «Niente mantenimento se non si cerca un lavoro»
Bacchettata del Tribunale di Lecce al "bamboccione" ultraquarantenne che chiede il mantenimento al padre pensionato ed invalido al 100%. La vicenda parte dal ricorso...

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Bacchettata del Tribunale di Lecce al "bamboccione" ultraquarantenne che chiede il mantenimento al padre pensionato ed invalido al 100%. La vicenda parte dal ricorso notificato lo scorso luglio da un uomo di oltre 40 anni che si era rivolto  al Tribunale di Lecce per proporre istanza di mantenimento a carico del proprio padre. Quest’ultimo, tramite l’avvocato Francesco Toto, uno dei legali dello “Sportello dei Diritti”, ha invece contestato tutta la vicenda ricostruita dal figlio, segnalandone primariamente la deplorevole immoralità ed indegnità.

Il genitore, infatti, è invalido al 100 per cento a causa di un incidente subìto alcuni anni fa e ciò nonostante il figlio, incurante da tempo della situazione del padre, pretendeva pure che egli dovesse mantenerlo nonostante le gravissime condizioni, praticamente vegetative.

La causa è stata discussa davanti al giudice Paolo Moroni il quale ha respinto il ricorso del figlio e inoltre, nella sentenza, ha bacchettato il comportamento di quei figli senza scrupoli morali che non hanno voglia di cercarsi un lavoro o hanno rinunciato a farlo, preferendo gravare sulle spalle degli anziani genitori pensionati e, come questo caso, pure invalidi e privi di assistenza.

Nella motivazione il giudice del tribunale di Lecce ha spiegato: «La cessazione dell'obbligo di mantenimento dei figli maggiorenni non autosufficienti deve essere fondata su un accertamento di fatto che abbia riguardo all'età all'effettivo conseguimento di un livello di competenza professionale e tecnica, all'impegno rivolto verso la ricerca di un occupazione lavorativa, nonchè in particolare, alla complessiva condotta personale tenuta da parte dell'avente diritto, dal momento del raggiungimento della maggiore età. In ogni caso le richieste dei figli maggiorenni devono essere compatibili con le condizioni fisiche ed economiche dei genitori».


In sostanza per Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, il Tribunale di Lecce, seppur sensibile al contesto di crisi economica globale, invita comunque i figli ultraquarantenni a non gravare più del necessario sulle spalle degli anziani genitori che, tal volta per eccesso di amore, sono pronti a morire per i loro figli, troppo spesso fannulloni. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero