Lecce, sedicenne scomparsa da una settimana, campi al setaccio: si cerca anche in vore e cisterne

Lecce, sedicenne scomparsa da una settimana, campi al setaccio: si cerca anche in vore e cisterne
Si setaccia, si scandaglia il territorio, si entra nelle campagne, nei casolari. Persino in vore e cisterne dove si caleranno il nucleo di carabinieri speleologigi giunti nel...

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Si setaccia, si scandaglia il territorio, si entra nelle campagne, nei casolari. Persino in vore e cisterne dove si caleranno il nucleo di carabinieri speleologigi giunti nel Salento questa mattiba. E si cerca in luoghi impervi, difficili da raggiungere. Da Specchia ad Alessano e ritorno, fino a Barbarano e a Morciano di Leuca, tutto il Capo di Leuca, anche oltre. Alla ricerca di lei, Noemi Durini, studentessa 16enne di Specchia della quale da domenica 3 - una settimana fa - non si hanno più notizie. Scomparsa nel nulla.

Le diverse anime di Specchia, dove la ragazza abita con la famiglia, si sono praticamente unite in un blocco unico. E sperano, pregano, si incoraggiano a vicenda. Momenti di l’ansia per la giovane concittadina e l’attesa che si risolva presto e in maniera positiva questa circostanza. Angoscia, tanta.
Gli anziani si riversano in piazza per rendere gli onori alla Madonna del Passo, in questi giorni di ricorrenza, e pregare nella chiesa madre tutti insieme per Noemi. I più giovani e gli amici della ragazza si riuniscono in piazza Nassirya, a due passi dal municipio, per stare al fianco di inquirenti, soccorritori e volontari impegnati a cercare un indizio, un messaggio, un elemento che potrebbe far risalire alla presenza di Noemi.
Dalle 7.30 di ieri mattina, nei pressi del centro Capsda e sede del Forum dei giovani di Specchia, dopo un vertice tenutosi in Prefettura, è stato deciso di attivare quello che si chiama “posto di comando avanzato”. Aperto e in pianta stabile in un locale pubblico messo a disposizione dal sindaco Rocco Pagliara.
Non potrà praticamente sfuggire nulla alle 15 squadre di ricercatori dei Vigili del fuoco e del coordinamento provinciale di Lecce di Protezione civile. Decine, centinaia di uomini. Anche i cani “molecolari” del nucleo cinofili di Carabinieri e vigili del fuoco sono all’opera, e dopo la pausa dovuta al calo delle tenebre, tutti insieme proseguiranno nelle operazioni. Le direttive partono dal posto di comando e sono decise dopo un’accurata consultazione delle cartografie e della topografia applicate al soccorso. Cartine alla mano. I mezzi e gli uomini non mancano.
 
Nelle prossime ore entrerà in azione anche il Nucleo speciale Saf (Speleo alpino fluviali) che si recheranno nelle zone più impervie del Capo di Leuca. Si cerca, in particolare, nella zona di Barbarano accanto alle squadre dei vigili del fuoco del distaccamento di Tricase.
Uno spiegamento di forze massiccio che continuerà a setacciare campagne, casolari e luoghi abbandonati, e farà il paio con l’attività dei carabinieri di Specchia e del Comando di Tricase impegnati sul fronte delle indagini finalizzate a ricostruire gli ultimi momenti in cui è stata vista Noemi.
E qui si torna alle indagini. E, a tal proposito, nella giornata ieri si è diffusa la notizia di un filmato in cui il fidanzatino della ragazza, un minorenne di Montesardo (frazione di Alessano), sarebbe stato l’ultimo ad averla vista e sarebbe stato ripreso da una telecamera di sicurezza di un’abitazione privata alle 5 del mattino della domenica della scomparsa mentre transitava, all’uscita del paese, a bordo di uno scooter, proprio insieme con Noemi. Tutto da accertare. Anzi, una ricostruzione che è stata smentita dagli investigatori. Non ci sarebbe alcun filmato di questo tipo con il fidanzatino, hanno detto gli investigatori. Solo voci di paese.

A Specchia è tornato ieri l’avvocato della famiglia di Noemi, Mario Blandolino, per seguire le operazioni di ricerca in prima persona e conoscere dagli inquirenti le eventuali novità sul prosieguo delle indagini. Ma della ragazza non si sa ancora nulla. I giovani della città, gli amici, i conoscenti della 16enne si ritrovano tutti lì, in piazza Nassirya, e alcuni decidono di affiancare i ricercatori seguendoli fisicamente persino nelle campagne. E ciascuno scandaglia, forse, anche dentro di sé, per capire il perché di tutto questo. Esperienze conflittuali, forse, che si vivono soprattutto in età adolescenziale. E tanti misteri che s’incrociano con il dramma delle ricerche. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero