Lecce, cassintegrato morto per un colpo alla tempia: s'indaga per istigazione al suicidio

Lecce, cassintegrato morto per un colpo alla tempia: s'indaga per istigazione al suicidio
​La Procura di Lecce ha aperto un'indagine per istigazione al suicidio per la morte del cassintegrato salentino di 50 anni trovato morto venerdi scorso nella sua auto...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
​La Procura di Lecce ha aperto un'indagine per istigazione al suicidio per la morte del cassintegrato salentino di 50 anni trovato morto venerdi scorso nella sua auto nelle campagne di Frigole, marina di Lecce. L'uomo, secondo gli investigatori, si è suicidato sparandosi un colpo di pistola alla tempia. Il magistrato inquirente, Elsa Valeria Mignone, ha disposto l'autopsia che sara eseguita nelle prossime ore dal medico legale Alberto Tortorella e ha anche affidato una consulenza balistica sulla pistola trovata nell'auto della vittima.




Il 50enne era un ex operaio della British American Tobacco (Bat), la multinazionale del tabacco che nel 2010 ha chiuso lo stabilimento di Lecce mettendo in mobilita quasi 400 lavoratori che avrebbero dovuto essere assunti a tempo indeterminato nelle tre aziende subentranti che di fatto, ad accezione di una, la Iacobucci, non hanno mai avviato l'attività. Questa mattina 150 ex operai della British American Tobacco, hanno manifestato per strada a Lecce in ricordo del loro collega morto, indossando in segno di lutto magliette nere e sfilando con manifesti con la scritta: «Dalla Bat alla morte», «Riconversione assassina», «Fabrizio vittima dell'indifferenza». Il corteo si è soffermato qualche minuto davanti al Palazzo di Giustizia, in viale De Pietro, dove i manifestanti hanno gridato il nome del loro collega morto invocando giustizia.
Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero