Il suo caso aveva scatenato dure reazioni della comunità internazionale contro Israele. Ma oggi il nome della piccola Layla al-Ghandour, appena otto mesi, è...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
LA RICOSTRUZIONE
Durante gli scontri a Gaza, i parenti avevano portato la piccola in ospedale (dove era arrivata già morta) sostenendo che aveva inalato i gas lanciati da Israele. In un primo momento la storia era risultata credibile, ma da successive verifiche effettuate da medici palestinesi era venuto alla luce che la bambina, già malata, era deceduta per altre cause. Oggi, quindi, la decisione definitiva della commissione. Anche perché i "Martiri" hanno diritto a compensi in denaro erogati dall'Autorità Palestinese. Israele ha negato fin dal primo momento qualsiasi coinvolgimento nella morte di Layla.
Il Messaggero