Stupri, l'appello della Boldrini: «Le donne hanno il diritto di vestirsi come vogliono»

Stupri, l'appello della Boldrini: «Le donne hanno il diritto di vestirsi come vogliono»
Un appello alle forze politiche per l'approvazione di un provvedimento che aumenti la protezione e le tutele per le donne, e rafforzi le misure di interdizione contro gli...

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Un appello alle forze politiche per l'approvazione di un provvedimento che aumenti la protezione e le tutele per le donne, e rafforzi le misure di interdizione contro gli uomini violenti. È quello che lancia la presidente della Camera Laura Boldrini, che interviene nel dibattito aperto dalla campagna del Messaggero sui recenti episodi di stupro avvenuti in tutta Italia, in particolare a Roma. 


«Non possiamo rimanere a guardare. In questa legislatura ci siamo occupati del tema della violenza sulle donne ma evidentemente c'è ancora molto da fare. E allora rivolgo un appello alle forze politiche perchè si approvi in questa legislatura questo tipo di provvedimento». 

«Il problema è mettere in atto le misure e renderle efficaci. Troppo spesso le donne hanno denunciato  e nulla è accaduto». Boldrini poi è intervenuta anche sulla richiesta della Lega Nord per introdurre nell'ordinamento la castrazione chimica, «ci sono delle proposte di legge ma nessuno mi ha chiesto la calendarizzazione. C'è una proposta che è in commissione, se un Gruppo vuole portare avanti delle proposte deve quantomeno occuparsi che queste proposte vengano poste all'attenzione della commissione per poi dopo arrivare in Aula. Al momento non sembra sia così».

E su chi, come il senatore di Ala Vincenzo d'Anna, sostiene che ci vogliano maggiori cautele anche nella scelta del vestiario, Boldrini è caustica: «Dobbiamo aiutare i giovani e le ragazze a rispettarsi reciprocamente, a partire dalla scuola, ma devono essere libere di vestirsi come vogliono. Allora che facciamo, invochiamo il burqa? È un dibattito assurdo». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero