Lampedusa, altro naufragio: 4 barconi soccorsi Il centro accoglienza scoppia: sono in 700

Lampedusa, altro naufragio: 4 barconi soccorsi Il centro accoglienza scoppia: sono in 700
A poche ore dall'ennesima tragedia nel mare di Lampedusa non si fermano gli sbarchi dei clandestini. Sono quattro gli interventi di salvataggio di barconi con migranti fatti...

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A poche ore dall'ennesima tragedia nel mare di Lampedusa non si fermano gli sbarchi dei clandestini. Sono quattro gli interventi di salvataggio di barconi con migranti fatti dalla capitaneria di porto e dalla marina militare da stamane attorno a Lampedusa. Gli interventi sono stati eseguiti mentre erano ancora in atto i soccorsi dei migranti naufragati ieri nel Canale di Sicilia quando un altro barcone di disperati, a 70 miglia da Malta, è affondato in mare provocando cinquanta tra morti e dispersi.




I mezzi navali italiani hanno salvato nella notte oltre 400 persone, che si trovavano a bordo di quattro distinte imbarcazioni. In particolare, le motovedette della Guardia Costiera hanno soccorso un gommone con a bordo 72 migranti, tra cui 5 donne, e un barcone con 183 persone provenienti da Tunisia, Siria e Nigeria, tra cui 34 donne e 49 bambini. I 265 migranti sono stati portati a Lampedusa. Le navi della Marina Militare - il pattugliatore Libra e la fregata Espero - hanno invece soccorso due gommoni a circa 70 miglia a sud di Lampedusa, uno con 87 persone a bordo, di cui 8 donne, e un altro con 93 persone. Uomini, donne e bambini che erano sui due gommoni, assieme ai 56 sopravvissuti al naufragio per un totale di 236 persone, sono a bordo di nave Libra che sta facendo rotta verso Porto Empedocle, dove arriverà domani mattina. Nave Espero prosegue invece l'attività di pattugliamento nel canale di Sicilia.




Anche in questo caso i migranti stanno per essere trasferiti nel Centro di prima accoglienza che in questi giorni è stato al collasso per la presenza di un numero di persone di gran lunga superiore alle sue capacità.



Una donna con una gravidanza a termine, arrivata a Lampedusa con la sbarco di questa mattina di 72 immigrati salvati dal naufragio, è stata immediatamente soccorsa. «Visitata a tempo di record, la giovane aveva già le contrazioni in corso e perdite di sangue, dall'ecografia il feto stava bene e abbiamo deciso di trasportare la donna in eliambulanza all' ospedale di Agrigento dove partorirà a breve». È quanto riferisce Salute Pietro Bartolo, responsabile del presidio medico dell'isola e coordinatore dell'attività sanitaria per l'emergenza migranti, raggiunto sulla banchina. «Il flusso di immigrati soccorsi e giunti a Lampedusa - prosegue Bartolo - è incessante, ma stiamo intervenendo come sempre. Questa mattina sono arrivati 21 cadaveri provenienti da un altro naufragio, che abbiamo sottoposto ad ispezione mortuaria: 11 donne, 3 uomini e 7 bambini».



In tutto sono circa 700, a fronte di una capienza di 250 posti, gli immigrati ospiti nel centro di accoglienza di Lampedusa (Agrigento). Tra i migranti arrivati stanotte sulla più grande delle Pelagie ci sono anche 45 minori, mentre sono 7 i bimbi, tra cui un neonato, giunti senza vita a Lampedusa e vittime dell'ennesima tragedia dell'immigrazione, il naufragio avvenuto ieri a circa 70 miglia dall'isola.



LE VITTIME DEL NAUFRAGIO DI IERI Sono complessivamente 206 i superstiti del naufragio nel Canale di Sicilia, tra Lampedusa e Malta; 34 i cadaveri recuperati, in gran parte donne e bambini, mentre non è ancora possibile ipotizzare si vi siano dispersi.



Sul barcone, secondo le testimonianze dei sopravvissuti, viaggiavano infatti circa 250 migranti. I corpi delle prime 22 vittime sono già stato sbarcati sul molo Favaloro di Lampedusa dalle motovedette della Guardia di Finanza. Un'altra motovedetta con 151 superstiti e quattro cadaveri sta facendo rotta verso Malta. Gli altri sopravvissuti sono stati invece presi a bordo della nave militare Lybra che sta facendo rotta verso Porto Empedocle.



Non è stato ancora possibile fare un bilancio ufficiale della tragedia anche perchè le unità della Guardia Costiera, della Guardia di Finanza e della Marina Militare sono state impegnate nei soccorsi di altri barconi diretti verso Lampedusa.



Intanto è arrivata al porto di Lampedusa la nave militare «Cassiopea» che dovrà trasferire a Porto Empedocle le 339 salme delle vittime del naufragio dello scorso 3 ottobre dell'isola dei Conigli. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero