Era diventato il suo motto: «Solo i paracarri non cambiano idea». E per quelle parole lo ricorda Ettore Rosato, neo capogruppo pd alla Camera che Willer Bordon lo conosceva...
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Bordon fu ta i primi a rivendicare nella sinistra ingessata dell'epoca il valore dell'ambientalismo considerato poco meno di una sovrastruttura. Fu anche questo a renderlo un , sempre in transito tra una formazione e l'altra senza per questo cadere nel becero trasformismo. Contribuì a far nascere insieme a Peppino Ayala, Nando Adornato, Augusto Barbera e Giovanna Melandri Alleanza democratica ma non esitò a lanciarsi nella scia di Di Pietro aderendo all'Italia dei valori e poi alla Margherita di Rutelli, il partito in cui, chiusa la sua fase post-comunista e forse si sentì più a suo agio.
L'amicizia con Romano Prodi, le battaglie referendarie con Mariotto Segni: La ttraettoria di Bordon ha spaziato nel territorio della sinistra ambientalista e moderata. Ministro dei Lavori pubblici, sottosegretario alla Camera, presidente del gruppo dei democratici alla Camera e poi capogruppo al Senato della Margherita. Esaurito il percorso parlamentare scelse di tornare alla cattedra, all'insegnamento universitaeio dimostrando che si può cambiare casacca senza restare attaccati alle poltrone. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero