Macerata, allarme centri sociali: trovate le mazze per gli scontri in città

Alla fine il niet annunciato non è arrivato, la manifestazione antirazzista prevista per oggi a Macerata è stata autorizzata. «Non sussistono ragioni di ordine...

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Alla fine il niet annunciato non è arrivato, la manifestazione antirazzista prevista per oggi a Macerata è stata autorizzata. «Non sussistono ragioni di ordine e sicurezza pubblica per un provvedimento di divieto», si legge nella nota della prefettura. Ma in serata l'allarme è già altissimo: durante i controlli, in un seminterrato a ridosso delle mura, sono state trovate alcune mazze. Eppure sono state ragioni di ordine pubblico a determinare la retromarcia del Viminale che ha così potuto definire, fuori dal centro storico, il percorso di un corteo che avrebbe comunque sfilato. Gli organizzatori hanno garantito il «carattere pacifico della manifestazione», ma la città sarà blindata: la preoccupazione per possibili scontri e per l'infiltrazione di violenti è altissima. Scuole chiuse e saracinesche abbassate. Stop agli autobus, non apriranno neppure musei e teatri. La partecipazione annunciata è massiccia, almeno 60 pullman attesi da varie parti d'Italia.


LE MISURE
La partenza del corteo è prevista alle 14,30 alla fermata delle corriere, i giardini Diaz, all'esterno del centro storico, da lì i manifestanti gireranno intorno alla città vecchia, senza potere deviare all'interno. Ogni ingresso sarà presidiato. Arriveranno anche soprattutto i centri sociali: Tpo, Làbas, Lab AQ16, Casa Madiba Network, Laboratorio crush, l'Acrobax da Roma, il centro sociale Bruno da Trento, l'Insurgencia da Napoli. Sigle da ogni parte d'Italia. Insieme ai manifestanti sono attesi a Macerata rinforzi speciali: i battaglioni mobili di Roma, Firenze, Bologna e Senigallia. Un'ordinanza del sindaco ha disposto la chiusura delle scuole e lo stop ai bus. Non apriranno neppure i musei e teatri.

LA DECISIONE
La decisione di autorizzare il corteo è il frutto di un lungo incontro con gli organizzatori, che hanno preso parte, in questura, al comitato per l'ordine e la sicurezza. Il via libera, spiega la Prefettura, è arrivato «a conclusione di un sereno e responsabile confronto» con i promotori della manifestazione che si sono impegnati «a garantirne il carattere pacifico». La mediazione ha riguardato soprattutto il percorso. E la prefettura spiega: l'iniziativa «pur non limitando il diritto di manifestare liberamente, non arreca grave disagio alla città già colpita dai recenti fatti di cronaca e dalle conseguenti polemiche». Il via libera, prosegue è arrivato «a conclusione di un sereno e responsabile confronto».

Il 7 febbraio, dopo l'appello del sindaco a evitare cortei «per consentire il ripristino delle condizioni di serenità per la comunità maceratese» e la rinuncia dell'Anpi, la Prefettura aveva fatto appello al «senso di responsabilità degli organizzatori» degli organizzatori, annunciando: in caso contrario «si provvederà a vietarne lo svolgimento ai sensi di legge». Le adesioni all'iniziativa sono arrivate ugualmente e la Prefettura ha preferito autorizzare il corteo.

POSSIBILI SCONTRI

L'Anpi si spacca, con il comitato nazionale che annuncia una manifestazione alternativa per il 24 febbraio e il direttivo romano che invece aderisce al corteo di Macerata. Altre manifestazioni sono previstea Bologna e Milano. Proprio in quelle piazze potrebbero consumarsi gli scontri con la destra. «Ho sentito che ci saranno cortei il 10 per i fatti di Macerata - commenta il leader di Casapound Simone Di Stefano - il giorno del ricordo delle foibe in cui da anni CasaPound è in piazza, forse significa soffiare sul fuoco». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero