Alla fine il niet annunciato non è arrivato, la manifestazione antirazzista prevista per oggi a Macerata è stata autorizzata. «Non sussistono ragioni di ordine...
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LE MISURE
La partenza del corteo è prevista alle 14,30 alla fermata delle corriere, i giardini Diaz, all'esterno del centro storico, da lì i manifestanti gireranno intorno alla città vecchia, senza potere deviare all'interno. Ogni ingresso sarà presidiato. Arriveranno anche soprattutto i centri sociali: Tpo, Làbas, Lab AQ16, Casa Madiba Network, Laboratorio crush, l'Acrobax da Roma, il centro sociale Bruno da Trento, l'Insurgencia da Napoli. Sigle da ogni parte d'Italia. Insieme ai manifestanti sono attesi a Macerata rinforzi speciali: i battaglioni mobili di Roma, Firenze, Bologna e Senigallia. Un'ordinanza del sindaco ha disposto la chiusura delle scuole e lo stop ai bus. Non apriranno neppure i musei e teatri.
LA DECISIONE
La decisione di autorizzare il corteo è il frutto di un lungo incontro con gli organizzatori, che hanno preso parte, in questura, al comitato per l'ordine e la sicurezza. Il via libera, spiega la Prefettura, è arrivato «a conclusione di un sereno e responsabile confronto» con i promotori della manifestazione che si sono impegnati «a garantirne il carattere pacifico». La mediazione ha riguardato soprattutto il percorso. E la prefettura spiega: l'iniziativa «pur non limitando il diritto di manifestare liberamente, non arreca grave disagio alla città già colpita dai recenti fatti di cronaca e dalle conseguenti polemiche». Il via libera, prosegue è arrivato «a conclusione di un sereno e responsabile confronto».
Il 7 febbraio, dopo l'appello del sindaco a evitare cortei «per consentire il ripristino delle condizioni di serenità per la comunità maceratese» e la rinuncia dell'Anpi, la Prefettura aveva fatto appello al «senso di responsabilità degli organizzatori» degli organizzatori, annunciando: in caso contrario «si provvederà a vietarne lo svolgimento ai sensi di legge». Le adesioni all'iniziativa sono arrivate ugualmente e la Prefettura ha preferito autorizzare il corteo.
POSSIBILI SCONTRI
L'Anpi si spacca, con il comitato nazionale che annuncia una manifestazione alternativa per il 24 febbraio e il direttivo romano che invece aderisce al corteo di Macerata. Altre manifestazioni sono previstea Bologna e Milano. Proprio in quelle piazze potrebbero consumarsi gli scontri con la destra. «Ho sentito che ci saranno cortei il 10 per i fatti di Macerata - commenta il leader di Casapound Simone Di Stefano - il giorno del ricordo delle foibe in cui da anni CasaPound è in piazza, forse significa soffiare sul fuoco». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero