Torino, la figlia si sposa, lui rapina la banca per pagare la festa

Torino, la figlia si sposa, lui rapina la banca per pagare la festa
IL CASO TORINO L'iedea regalo deve essergli venuta in mente quando, coltello alla mano, ha sequestrato la direttrice di una banca, l'ha chiusa in una stanza con alcuni...

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IL CASO
TORINO L'iedea regalo deve essergli venuta in mente quando, coltello alla mano, ha sequestrato la direttrice di una banca, l'ha chiusa in una stanza con alcuni clienti ed è poi fuggito con oltre 150 mila euro in contanti. Una buona parte di quel denaro, almeno secondo le prime ricostruzioni effettuate degli investigatori si tratterebbe di circa trentamila euro, sono stati infatti spesi dal bandito per le nozze della figlia. Peccato solo che, poche ore prima del fatidico sì, i carabinieri lo abbiano arrestato. E con lui siano finiti in manette anche i cinque complici, tutti parenti della sposa andati in trasferta a Torino per il matrimonio e per la rapina.

IL BLITZ
Niente brindisi e niente taglio della torta, dunque, per il padre della sposa, che i carabinieri hanno arrestato mentre indossava l'abito per la cerimonia. Quando hanno bussato alla sua porta, l'uomo - identificato grazie a un testimone che lo aveva visto fuggire subito dopo la rapina - pensava fosse la parrucchiera per la figlia. E invece, come nella trama di un film, erano i militari dell'Arma che gli intimavano di seguirlo in caserma.
LE INDAGINI
E pensare che, secondo le indagini dei carabinieri coordinate dal sostituto procuratore Andrea Padalino e le immagini registrate delle telecamere di sicurezza dell'istituto di credito, aveva studiato il colpo nei minimi dettagli. Al punto da presentarsi nella filiale della Banca d'Alba di corso Siracusa, lo scorso 26 agosto, con una maglia a maniche lunghe che gli copriva i numerosi tatuaggi che l'uomo ha sulle braccia.
I DEPISTAGGI
L'accortezza non è però bastata ad evitare l'arresto anche ai cinque complici, tutti residenti in provincia di Napoli e in vacanza sotto la Mole proprio per le nozze della loro parente. A reclutarli era stato proprio il padre della sposa, la mente della banda, che potrebbe avere messo a segno anche altre rapine.
I carabinieri proseguono infatti le indagini proprio per stabilire l'eventuale coinvolgimento del gruppo criminale in altre rapine messe a segno nelle scorse settimane nel capoluogo piemontese. E comunque non soltanto a Torino. Al momento, sembra esserci almeno una certezza in questo senso, e anche in questo caso però non si tratta di una finzione.
L'IDEA DEL BIS

Il padre-bandito e i suoi cinque scagnozzi in trasferta in Piemonte progettavano infatti di entrare di nuovo in azione subito dopo il matrimonio, che si è regolarmente svolto in una parrocchia della provincia di Torino. Il nuovo colpo serviva probabilmente per «ammortizzare» il costo della trasferta al nord e, magari, per racimolare ancora qualche soldo per il viaggio di nozze della figlia sposa. Ma i carabinieri sono arrivati per tempo e hanno bloccato anche i progetti futuri del bandito e dei suoi complici.
R.I.
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Il Messaggero