Aumento della povertà in Italia, appello della Chiesa al governo: «Serve alleanza contro l'indigenza»

Aumento della povertà in Italia, appello della Chiesa al governo: «Serve alleanza contro l'indigenza»
Città del Vaticano - La Chiesa italiana chiede al mondo della politica (e al governo) una Alleanza contro la povertà, vale a dire un piano di “contrasto nel...

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Città del Vaticano - La Chiesa italiana chiede al mondo della politica (e al governo) una Alleanza contro la povertà, vale a dire un piano di “contrasto nel quale emergano con chiarezza le linee di azione per i prossimi anni, tali da dare un quadro comprensibile dell’utilizzo delle risorse europee e nazionali”. Ciò che manca sono delle politiche organiche di contrasto alla povertà in grado di invertire il trend. A parlare è don Francesco Soddu, direttore di Caritas Italia, commentando  i dati dell’Istat dai quali emerge che nel 2015 le famiglie in condizione di povertà assoluta sono state 1 milione e 582 mila, pari al 7,6% della popolazione. Un'incidenza stabile per le famiglie ma che coinvolge sempre più persone, quasi 500 mila in più rispetto al 2014. La Chiesa italiana ritiene “necessaria una mobilitazione attenta e una collaborazione costruttiva e realistica per realizzare il cambiamento possibile nel tempo che ci è dato di vivere".


"In ogni caso – ha aggiunto il direttore di Caritas Italiana - si evidenzia ancora una volta una carenza di politiche organiche di contrasto alla povertà. Si apre un tempo complesso in cui si deve cogliere la dimensione di opportunità per fare un deciso passo in avanti del nostro sistema di protezione sociale, che non ha retto all’urto della crisi economica e che ha lasciato cadere in povertà migliaia di famiglie. Urge, come chiede da tempo l'Alleanza contro la Povertà, insomma un piano”. L’obiettivo è di non fermarsi ai bisogni immediati. "Bisogna rilanciare l'impegno nel campo di tutte le politiche, non solo quelle sociali, per emancipare i poveri, realizzare giustizia, suscitare libertà, diffondere umanità, promuovere accoglienza, stimolare partecipazione". Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero