L'Onu licenzia Wonder Woman: «Troppo sexy per fare l'ambasciatrice delle Nazioni Unite»

L'Onu licenzia Wonder Woman: «Troppo sexy per fare l'ambasciatrice delle Nazioni Unite»
È stata licenziata perché troppo sexy. Wonder Woman, il personaggio dei fumetti che meno di due mesi fa era stata scelta dalle Nazioni Unite come...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
È stata licenziata perché troppo sexy. Wonder Woman, il personaggio dei fumetti che meno di due mesi fa era stata scelta dalle Nazioni Unite come «ambasciatrice onoraria per la difesa delle donne e delle bambine», è stata licenziata, e da venerdì perderà il suo titolo.

 
Alle Nazioni Unite cercano di sdrammatizzare, e sostenere che è capitato altre volte che personaggi dei fumetti abbiano ricoperto il titolo onorario di ambasciatori per tempi molto limitati. Ma in realtà si ha la quasi certezza che la statuaria Wonder Woman sia stata licenziata per il suo aspetto giudicato troppo provocante.
 
Lo scorso il 21 ottobre, il personaggio che doveva impersonare la lotta per l’eguaglianza era stato presentato all’Onu con una grande cerimonia a cui aveva partecipato anche l’attrice che ha portato Wonder Woman sul piccolo schermo, Lynda Carter, nonché l’attrice israeliana Gal Gadot, che la interpreta per il film che uscirà a giugno.

E tuttavia, pur nella giornata di festa, era subito cominciato a circolare un appello, in cui si diceva chiaramente che «una donna di razza bianca con un grande seno di proporzioni impossibili, a mala pena coperta da un costumino luccicante, con le cosce nude e stivali fino alle ginocchia, non è una portavoce appropriata per difendere l’eguaglianza dei sessi nel mondo». L’appello aggiungeva: «E’ allarmante che l’Onu voglia utilizzare un personaggio con una forte immagine sensualizzata, quando I titoli negli Usa e nel mondo denunciano come le donne e le ragazze vengano viste sempre di più come oggetti».

L'appello ha raccolto quasi 45.000 firme. E un portavoce delle Nazioni Unite, Jeffrey Brenz, ha confermato che effettivamente «ci sono state delle espressioni di preoccupazioni da parte di dipendenti che non giudicavano appropriato che un personaggio dei fumetti rappresentasse donne e bambini».
 
Wonder Woman è un personaggio lanciato dalla casa editrice DC entertainment nel 1941. La casa editrice sostiene che «Wonder Woman rappresenta la pace, la giustizia e l’eguaglianza, e per 75 anni è stata una forza motivante e continuerà a esserlo anche dopo che il suo ruolo onorario di ambasciatrice dell'Onu sarà decaduto».
 

Per l'appunto la nomina di Wonder Woman ad ambasciatrice è avvenuta poco dopo che le Nazioni Unite avevano nominato il nuovo Segretario generale. Per succedere a Ban Ki moon erano state in corsa durante l’estate anche varie donne, nessuna delle quali è riuscita ad arrivare alla importante poltrona, che invece è andata ancora una volta a un uomo, il portoghese Antonio Guterres. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero