L'immagine simbolo delle lotte proletarie debutta in un francobollo di Papa Bergoglio

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CITTA' DEL VATICANO - L’immagine simbolo del socialismo e della lotta del proletariato debutta in Vaticano sotto forma di francobollo. Una emissione speciale per il...

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CITTA' DEL VATICANO - L’immagine simbolo del socialismo e della lotta del proletariato debutta in Vaticano sotto forma di francobollo. Una emissione speciale per il Giubileo delle Poste Vaticane. Si tratta di una prossima emissione in cui appare evidente la citazione iconografica tratta dal «Quarto Stato», il famoso dipinto di Pelizza da Volpedo e conservato nel Museo del Novecento a Milano che da fine Ottocento in poi racchiude in sé la denuncia della condizione dei poveri e dei braccianti. Il Quarto Stato raffigura un gruppo di operai agricoli che marcia in segno di protesta in una piazza, presumibilmente quella Malaspina di Volpedo. L'avanzare del corteo non è violento, bensì lento e sicuro, a suggerire un'inevitabile sensazione di vittoria: era proprio nelle intenzioni dell’artista dare vita ad «una massa di popolo, di lavoratori della terra, i quali intelligenti, forti, robusti, uniti, s'avanzano come fiumana travolgente ogni ostacolo che si frappone per raggiungere luogo ov'ella trova equilibrio”. Pellizza da Volpedo agli inizi del Novecento scriveva: « La questione sociale s'impone; molti si son dedicati ad essa e studiano alacremente per risolverla. Anche l’arte non dev'essere estranea a questo movimento verso una meta che è ancora un’incognita ma che pure si intuisce dover essere migliore a petto delle condizioni presenti”.


Il bollo vaticano è stato approvato dall'Ufficio Filatelico e Numismatico. Due francobolli (da 95 centesimi e un euro) saranno emessi il 10 maggio prossimo nell'ambito delle celebrazioni dell'Anno Santo e saranno dedicati a due delle «opere di misericordia»: vestire gli ignudi e alloggiare i pellegrini. Nel francobollo da un euro che mostra una coppia che accoglie una famiglia di persone bisognose compare la figura di una donna con un bimbo in braccio: a parte il colore dell'abito (e le scarpe invece dei piedi nudi), il disegnatore del francobollo ha preso a modello proprio la donna con bambino che compare tra le figure in primo piano del quadro di Pelizza da Volpedo conservato a Milano. Il panneggio della veste, la posizione drammatica del braccio sinistro, il modo di sorreggere il bimbo sono inconfondibili. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero