CITTA' DEL VATICANO - Non si tratta di un endorsement, ma di una risposta sollecitata da una domanda a bruciapelo. “Cardinale Parolin, lei che oggi tiene a battesimo il...
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Papa Bergoglio due anni fa ha illustrato ai vescovi molto bene la sua visione, utilizzando proprio questa espressione (vescovo-pilota). Fu un articolato e lungo discorso al convegno generale della Cei, a Firenze. Il tempo in cui avvenivano le consultazioni al di là del Tevere si poteva considerare terminato, archiviato d’un colpo solo. Il metodo Ruini non avrebbe più funzionato come prima. E così si sono diradati i pranzi o gli incontri segreti, dietro le quinte, da parte di leader di partito, con questo o quel cardinale, in Segreteria di Stato o nel Palazzo Apostolico, per scambi sulla situazione politica e l’orizzonte comune. Francesco, due mesi fa, tornando da un viaggio disse che “Il Papa deve essere di tutti e quindi non deve immischiarsi in politica”. Insomma, spazio ai laici che però, dopo decenni di “vescovi-pilota”, ancora faticano a prendere in mano le redini della situazione. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero