Francesco Gambella, 200 chilometri in canoa in Messico per aiutare l'Africa con Amref

Gambella in una foto d'archivio
Remare in mezzo al mare, in solitaria per una buona causa. E’ quello che si appresta a fare il campione di canoa Francesco Gambella, romano 42 anni, che ...

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Remare in mezzo al mare, in solitaria per una buona causa. E’ quello che si appresta a fare il campione di canoa Francesco Gambella, romano 42 anni, che  affronterà  tra pochi giorni una spedizione estrema: 200 chilometri in canoa in Messico, nello Yucatan. Obiettivo: portare l’acqua alle popolazioni africane che soffrono anche per la carenza idrica. Al via “Yucatàn Kayak Expedition 2016”, con il sostegno dall’associazione medico umanitaria Amref, partirà il 9 maggio da Playa del Carmen per arrivare all’isola Holbox.


Grandi emozioni e momenti di forte felicità aspettano l’atleta romano, che aveva fatto già spedizioni così estreme: Polinesia, Cuba, Indonesia, Tanzania, Uganda e molte altre; l’ultima a giugno 2015, da Ostia a Olbia in tre giorni.
L’impresa che lo aspetta, lo vedrà immerso nella natura e in mezzo al mare,  da solo con la forza delle sue braccia, con la possibilità di incontrare anche  lo squalo balena, che in questo periodo inizia la migrazione, passando proprio davanti all'isola di Holbox.

Romano, vive in Sardegna, ma la sua passione per il mare risale fin da piccolo quando ha iniziato con un corso di vela alla Lega Navale di Ostia.  Ha iniziato l'attività di canoista all'età di 12 anni e ha raggiunto importanti traguardi fin da piccolo. «Partirò da Playa del Carmen - racconta Gambella - per arrivare dopo tre giorni nell'isola di Holbox”. Quel tratto di mare, in parte, l'ho già percorso quando nel 2000, quando sono partito da Isla Mueres per arrivare dopo 4 giorni a Cuba. É un tratto di mare difficile, l'umidità è al 90 percento, ma sicuramente tra i più belli: il Caribe messicano ricco di storia».

Sport e solidarietà sono un binomio importante per questo atleta. «Cambiano le latitudini, ma ho sempre negli occhi quello che ho visto in Africa, nei viaggi con Amref - racconta l’atleta - voglio sfidare il mare per quei bambini, quelle madri e per dare voce e aiuto concreto al Kenya e la sua sete di acqua pulita».

Nella sua carriera Gambella ha già sostenuto i progetti di Amref, l’associazione medica che opera in Africa, a favore dei bambini di strada, delle scuole e della salute delle mamme. Dal 2006 è testimonial dell’ong, insieme alla quale ha portato a termine cinque imprese estreme, come: il Giro d'Italia in canoa del 2007, la Malindi Mombasa del 2008, la Lake Victoria Kayak Expedition del 2010, la Zanzibar Kayak Expedition del 2011 e Ostia - Porto San Paolo Kayak Expedition 2015. 
 

Sarà affiancato da una barca di appoggio con il patrocinio della Fick, Federazione Italiana Canoa Kayak.  La traversata in kayak è possibile, grazie anche agli sponsor e a Giuseppe Crapanzano, leader italiano dell'alberghiero e della ristorazione della riviera Maya e dall'intervento del “Fideicomiso de Promocion Turistica della Riviera Maya”, ministero del Turismo messicano, da Antonio Cianci e Massimo Bernardoni di Airlite, impegnati nella difesa e tutela dell'ambiente.


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Il Messaggero