Kenya, emergenza colera: cento politici si ammalano ma negli ospedali non c'è posto neanche per loro

Kenya, emergenza colera: cento politici si ammalano ma negli ospedali non c'è posto neanche per loro
Allarme colera in Kenya: i focolai si moltiplicano e l'emergenza è a livelli tali da costringere le cliniche private della capitale Nairobi a rimandare indietro i...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Allarme colera in Kenya: i focolai si moltiplicano e l'emergenza è a livelli tali da costringere le cliniche private della capitale Nairobi a rimandare indietro i malati, visto che non ci sono più posti letto disponibili. Un drammatico "tutto esaurito" di cui stanno facendo le spese non solo le classi povere della popolazione, ma ormai anche il ceto medio e la classe dirigente del Paese. Proprio la settimana scorsa un centinaio di politici (tra cui due segretari di Gabinetto e un segretario principale) è stato colpito dai sintomi del colera dopo aver partecipato a un evento commerciale presso la Kicc, (Kenya international convention centre). Oltre a dover affrontare il dramma della malattia, si sono tutti ritrovati a fare i conti con un problema che finora non li aveva mai riguardati, ma che i più poveri conoscono bene: l'impossibilità di trovare un posto letto in una clinica. Jackson Kioko, direttore dei servizi medici presso il ministero della Salute, ha espresso frustrazione e delusione per questa situazione, dichiarando che è vergognoso per una città essere affetta da una malattia così obsoleta, quasi scomparsa in diverse parti del mondo ma ancora diffusa in Kenya, dove attualmente ci sono centinaia di persone colpite dall'epidemia.


«Tutti gli ospedali privati di Nairobi sono pieni - ha testimoniato la giornalista Muthoni Njuki dopo aver contratto la malattia al Kicc insieme ai politici - Sono andata in tutte le cliniche della città ma niente da fare, non sono riuscita a ottenere un posto». Muthoni, che nel suo pellegrinaggio ha incontrato tantissime altre persone alla ricerca disperata di un posto, aveva dei sintomi che peggioravano di minuto in minuto. Alla fine, il giorno dopo aver scoperto di essere malata, è miracolosamente riuscita a ottenere un ricovero al Nairobi Women's Hospital.


L'epidemia scoppiata al Kicc arriva a un mese di distanza dal focolaio registrato al Weston Hotel, dove oltre 40 delegati si erano ammalati e avevano dovuto precipitarsi nei vari ospedali. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero