C'è un biglietto scritto a penna da Alessandro Garlaschi tra gli elementi che indicano un suo «chiaro interesse sessuale» verso Jessica Valentina Faoro, la...
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Nel foglietto indirizzato alla 19enne uccisa nella casa di Garlaschi in via Brioschi, dove era ospite, e ritrovato sul comodino della camera da letto del tranviere, c'era scritto: «Ciao bimba sai che tvb. E ci tengo un casino a te! Stasera spero che mi starai facendo "qualcosina" oltre al dvd, ma devi fare tutto tu e dirmi quando iniziare».
Nel provvedimento si legge inoltre che il tranviere, accusato dell'omicidio della giovane, ha provato anche a sbarazzarsi, senza riuscirci, di «oggetti erotici» contenuti in due plichi a lui indirizzati. Il giudice Calabi, poi, ha ritenuto di applicare la misura cautelare in carcere per l'uomo visto il «concreto e attuale» pericolo di fuga. Nell'ordinanza si legge che Garlaschi, «resosi autore di un gravissimo delitto ha agito con determinazione atteso il numero di fendenti inferto alla vittima e con lucidità ha gestito la fase successiva rimanendo dentro la abitazione alcune ore ove ha inizialmente tentato di cancellare le prove del delitto e di occultare il cadavere della vittima».
Come riporta il gip Anna Calabi nell'ordinanza a carico dell'uomo, la giovane, infatti, la sera prima di essere uccisa era uscita per un appuntamento con un ragazzo ed era rincasata intorno alle 21. Mezz'ora dopo, spiega il gip, Garlaschi aveva accompagnato la moglie a casa della suocera a Novegro, nel Milanese, dove la donna aveva trascorso la notte. La mattina dopo era andato a riprenderla, apparendo «pallido e turbato» e con indosso «un paio di guanti neri», per poi raccontarle di avere ucciso la ragazza a coltellate. Tra gli elementi citati dal gip anche il fatto che «qualche giorno prima dei fatti Garlaschi aveva riferito alla moglie» di avere «litigato con Jessica perché infastidito dall'orario in cui rientrava a casa».
Il Messaggero